Dalle multe all’interrogarsi su quale modello di welfare: qual è il nesso?

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Dalle multe all’interrogarsi su quale modello di welfare: qual è il nesso?

Interventi integrali, obblighi morali e di legge, diritto alla casa. Umanità indiscriminata e caduta di stile.

La vicenda  

Genova - Multe alla distribuzione dei pasti. Alcuni bisognosi sono stati multati perché, in coda aspettando il proprio turno, non mantenevano il distanziamento e alcuni non avevano le mascherine. È successo ieri in via Prè, storica via del centro storico di Genova. La polizia municipale è intervenuta dopo le numerose segnalazioni di residenti e comitati… (26 novembre 2020 tratto dal Il Secolo XIX)  

Ho fatto una piccola ricerca da uomo della strada e ho potuto verificare che il Comune di Genova negli ultimi anni si è distinto per questa tipologia di azioni / sanzioni nei confronti delle persone senza dimora.  Al di là dell'indignazione e delle reprimende ben comprensibili c'è anche da rilevare semplicemente l'inutilità, se non il danno erariale, di questi interventi della Polizia Municipale in quanto parliamo di azioni civili che non produrranno nessuna entrata nelle casse del Comune anzi, appunto lo spreco di risorse umane e materiali.  Un Ente Locale ha il dovere di assistere tutti i suoi cittadini, residenti e/o domiciliati e certamente con un occhio di particolare riguardo alle fasce deboli.   

 «Mancanza di sensibilità o di attenzione a queste persone?» 

Quale assistenza per quali obiettivi?  

Assistere significa fornire luoghi dove dormire o pasti caldi per i senza dimora o altri interventi analoghi determinati dalla specifica situazione di pandemia che stiamo vivendo o anche altro?  Non voglio dilungarmi, non è questo il giusto ambito, su cosa significhi un intervento integrale per una persona.   

Con dormitori e pasti consegnati dai volontari di associazioni accreditate siamo spesso convinti di aver risposto ai nostri obblighi morali e di legge ma non è proprio così.   

Sappiamo che in strada, al di là della, anche qui, facile riflessione sui poveri disgraziati senza casa, alimenti e quanto necessario per rispondere agli atti quotidiani della vita, troviamo persone che, per un motivo o altro, sono affette da patologie mentali o dedite all'alcolismo.  Persone che troppo spesso non si sa esattamente neanche come si chiamano, quando sono nate, la loro storia.   

Se qualcuno ha avuto l'occasione di leggere qualche diagnosi su un soggetto senza dimora con chiare difficoltà psicofisiche avrà riscontrato un indirizzamento, regolare e semplificativo, allo stato di dipendenza da sostanze per giustificare una sorta di "lasciapassare" a non poter fare niente.  La persona che vive in strada sceglie questo percorso e non possiamo costringerla a percorrere vie diverse...(sceglie?) Insomma un muro di gomma opposto non solo dai servizi specialistici della ASP ma spesso anche da quelli dell'Ente Locale. Mancanza di sensibilità o di attenzione a queste persone?   

Forse, c'è anche da dire che il nostro Welfare è seriamente compromesso dall'assenza nel tempo di politiche attive e soprattutto seguite nel tempo per alcune categorie sociali. In teoria si promuove l'erogazione della casa popolare e di interventi di emergenza per coloro che ne hanno bisogno: nella realtà pratica tutti i singoli Comuni hanno liste interminabili di richieste a fronte di magre erogazioni di risorse. La casa non è una priorità nel nostro sistema di Welfare come diversamente avviene in Finlandia dove il diritto alla casa è inserito nella Carta Costituzionale e dove sono nate le politiche per l'Housing First.   

Il nesso 

Ma cosa c'entra tutto questo con le multe dei vigili di Genova?   

Bè c'entra e assai...la reazione "scomposta" dell'Amministrazione Comunale con il suo Corpo di Polizia Municipale è in realtà una dinamica classica del mobbing orizzontale quella dinamica che in criminologia connota anche l'azione di un soggetto che dovrebbe naturalmente aiutare anche la persona a lui più cara ma il disagio vissuto dal congiunto lo attanaglia a tal punto di arrivare a misconoscerlo se non a stereotiparlo con un ..."colpa sua...è colpa sua se è diventato così" e arrivare ad attaccarlo e a non riconoscere più i motivi per cui quella persona vive quella vita...che forse è difficile definirla tale.   

Lo scandalo e poi?    

C'è la prendiamo con la polizia Municipale? C'è la prendiamo con il Comune?  Va bene però facciamolo e facciamolo veramente.  Dietro tutto questo c'è una drastica caduta culturale e sociale della città (non unica in questo primato purtroppo) in cui si è dimenticati di principi base quali l'umanità indiscriminata.   

Perché indiscriminata?  Badate bene quegli stessi vigili urbani magari sono gli stessi che tolta la divisa portano da mangiare ai senzatetto, fanno gli scout, si dedicano agli altri. Il problema non è quindi perché quei Vigili Urbani hanno fatto la multa ai senza dimora ma perché è da anni che a Genova si fanno multe similari e non si percorrono altre strade per rispondere a simili problematiche.   

Perché la Città non risponde complessivamente a questo se la indigna? Una città, quella di Genova, che non è seconda a nessuna, che la distingue la sua caparbietà e coraggio nell'andare avanti nonostante tante disgrazie l'abbiano colpita. Gente seria che lavora e si impegna.   

Allora questa "caduta di stile"?  Bè non ci siamo solo noi commentatori di FB che ci indigniamo ma anche persone che chiedono, con pari diritto e correttamente, il rispetto dei luoghi, del decoro pubblico. No non è semplice amministrare una città e non è semplice risolvere da qualunque punto di vista queste problematiche e comunque la "multa" non è la panacea.   

A proposito... ma per fare la multa il Vigile Urbano ha identificato il soggetto per forza e... lo ha segnalato alla Amministrazione per porre in essere anche un'attenzione nei suoi confronti?


Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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