In Family Netw
Rete inter-regionale tra Servizi Sociali territoriali e Associazioni Familiari per l'accoglienza di seconda chance di bambini e ragazzi
Affidi di 2a Chance
Affidatari Disponibili
Enti Pubblici e
Associazioni aderenti
Regioni e Garanti
Patrocinanti
Finanziato da BANCA d'ITALIA (nel 2023-2024)
Affido eterofamiliare poco sviluppato
Gli ultimi dati ministeriali sui minorenni che vivono al di fuori della loro famiglia, mostrano che in vari luoghi d'Italia, l’affidamento eterofamiliare si presenta poco sviluppato. In molti territori, ogni 10 bambini e ragazzi “out-of-home”, ve ne sono solo 1-2 in affido eterofamiliare, 3 in affido a parenti e 5-6 inseriti in una comunità residenziale. È uno scenario determinato da variegati fattori: Il ridotto sviluppodell’affidamento familiare rappresenta un preoccupante indicatore di mancatatutela del diritto dei bambini e dei ragazzi a crescere in famiglia. Una partedei minorenni ospiti delle Comunità Residenziali avrebbe bisogno di trasferirsiin affidamento presso una famiglia. Tuttavia, questo in molti territori non èpossibile per l’insufficiente numero di famiglie disponibili, formate e idoneeall’affido.
La mancanza di una rete inter-regionale tra referenti di servizi e associazioni
Un fattore significativo, anche se non unico, che contribuisce fortemente al ridotto sviluppo dell’affidamento eterofamiliare, riguarda la mancanza di una rete interregionale tra referenti di servizi sociali, tribunali minorili e associazioni familiari. Questo rende assai complesso il lavoro di individuazione di famiglie disponibili, formate e idonee da abbinare ai bambini e ragazzi bisognosi di un affidamento eterofamiliare, specie nei casi in cui si renda necessario lo spostamento del minorenne in territori differenti da quello di provenienza. Le Linee di indirizzo nazionali sull’affidamento familiare segnalano l’importanza di promuovere lo scambio informativo allo «scopo di favorire, da parte dei servizi territoriali, l’individuazione delle risorse più adeguate» (Raccomandazione 123.1).
1. Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Linee di indirizzo per l’affidamento familiare, in https://bi t.ly/3t3M3Dz
Gli "adottabili
non adottati"
Un altro dato significativo sulla parziale attuazione del diritto dei minorenni a crescere in famiglia è quello dei cosiddetti adottabili non adottati. Si tratta di bambini e ragazzi portatori di bisogni complessi (disabilità importanti, età avanzata, fratrie numerose), per i quali i Tribunali per i Minorenni, a seguito della sentenza che ne dichiara l’adottabilità, non hanno trovato disponibilità tra le liste delle coppie disponibili all’adozione. In base ai dati resi disponibili dal Ministero della Giustizia si tratta di oltre 400 bambini e ragazzi(2) . Questi bambini e ragazzi trascorrono tutta la loro infanzia e adolescenza nelle comunità residenziali. Quelli con grave disabilità restano in struttura anche oltre il compimento della maggiore età, venendo trasferiti nelle comunità residenziali per adulti. Alcune esperienze degliultimi anni hanno dimostrato che, ampliando alle reti associative la ricercadelle coppie/famiglie disponibili ad adottarli o ad accoglierli in affidoeterofamiliare, è possibile dare famiglia adottiva o affidataria a questibambini e ragazzi. Tuttavia, ad oggi, tali esplorazioni avvengono solo in alcuni casi e in modo incidentale, a fronte dell’impegno di singoli giudici minorili o operatori sociali e della disponibilità di alcune realtà associative.
2. Stando ai dati periodicidel Ministero della Giustizia, sono oltre 300 in Italia i bambini e ragazziadottabili ma non adottati né accolti in affido presso una famiglia!
Iniziativa
"In Family Netw"
L’iniziativa “In Family Netw” è stata ideata dal prof. Marco Giordano, già presidente della Federazione Progetto Famiglia e oggi Direttore del Centro Studi Affido Progetto Famiglia, che ne è il primo promotore e che – con il suo gruppo di lavoro – svolge funzione di coordinamento. Finalizzata allo sviluppo di una rete inter-regionale di conoscenza, dialogo e sinergia tra i referenti di istituzioni e associazioni, "In Family Netw" ha l'obiettivo di favorire l’incontro tra il “bisogno di accoglienza familiare” valutato da servizi sociali e tribunali minorili e la disponibilità all’accoglienza familiare, suscitata e accompagnata dai servizi stessi e dalle associazioni e reti familiari.
Rispetto dei ruoli, pre-abbinamento esplorativo e funzione sussidiaria
L’incontro tra “bisogni” e “disponibilità” che l’iniziativa "In Family Netw" intende favorire mira al “pre-abbinamento esplorativo”. Punta "cioè" a facilitare il “contatto preliminare” tra servizi sociali e referenti delle associazioni. Saranno poi direttamente i servizi e le associazioni entrati in contatto, a valutare e attuare l'affidamento. Nel caso di percorsi giurisdizionali, "In Family Netw" favorisce l'interazione esplorativa con i Tribunali per i minorenni. Il ricorso a "In Family Netw" è deciso, di volta in volta, dal soggetto istituzionale titolare del caso, orientandosi ad utilizzarlo come modalità “sussidiaria”, a cui fare ricorso solo nelle situazioni di inefficacia delle ordinarie modalità di individuazione delle disponibilità e limitatamente a quei minorenni per i quali si ritiene possibile o preferibile l'accoglienza in territori diversi da quello di provenienza.
Modalità operativa
Al fine di favorire l’incontro tra bisogni e disponibilità," In Family Netw" ha attivato una “segreteria di rete", animatada un’équipe di operatori sociali deputati a seguire i pre-abbinamenti esplorativi (contattabile tramite il numero verde 800.66.15.92 e la casella di posta advocacy@progettofamiglia.org). I servizi sociali e i tribunali per i minorenni interessati ad esplorare la possibilità di individuare persone e famiglie disponibili ad accogliere un dato minorenne, contattano la segreteria e d'intesa con questa, elaborano un breve profilo [privo di nominativo e di altri dati identificativi] indicante i bisogni del minorenne, gli elementi principali del progetto di accoglienza che si intende realizzare, le caratteristiche degli affidatari da reperire, la zona geografica in cui ricercarli. La segreteria provvede a notificare il profilo ai referenti dei servizi e delle realtà associative aderenti all’iniziativa, che entro 15 giorni rispondono segnalando l’eventuale presenza, nel proprio bacino, di persone o famiglie potenzialmente disponibili e abbinabili. Raccolte le disponibilità, la Segreteria le comunica al Servizio titolare del caso e attivata la connessione con i referenti. Il compito di "In Family Netw" termina qui e il percorso procede in autonomia.
Adesione sperimentale al Network
I servizi sociali e le associazioni/reti familiari disponibili a partecipare a "In Family Netw", contattano il numero verde 800.66.15.92 e compilano un apposito modulo di adesione inviandolo ad advocacy@progettofamiglia.org. L’adesione impegna i soggetti al rispetto delle finalità e delle modalità operative di cui alla presente scheda. In qualunque momento una realtà può recedere dall’iniziativa inviandone comunicazione scritta ad advocacy@progettofamiglia.org
Privacy e Riservatezza
L’attività di pre-abbinamento esplorativo non comporta la registrazione, la comunicazione o la conservazione di dati sensibili relativi ai minorenni bisognosi di accoglienza e alle persone e famiglie disponibili all’accoglienza. L'eventuale scambio ditali informazioni avviene solo successivamente al pre-abbinamento esplorativo in piena autonomia tra i soggetti istituzionali e di terzo settore coinvolti, senza il coinvolgimento della segreteria di "InFamily Netw". Gli unici dati registrati e comunicati sono relativi ai referenti dei servizi sociali e degli enti di terzo settore aderenti (nominativo, qualifica professionale, ente di appartenenza, recapiti telefonici ed elettronici). Si tratta di dati comunicati dagli stessi servizi/enti, trattati dalla segreteria di In Family sulla base del consenso privacy raccolto in fase di adesione al network.
Materiali Video e Documenti sul Progetto In Family
Esplora i video e i documenti sul progetto In Family per approfondire tematiche e innovazioni nell'abbinamento familiare
Referenti di
"In Family Netw"
L’iniziativa è coordinata da:
Marco Giordano
Docente Universitario, Direttore Scientifico Centro Studi Affido
Marilena Di Lollo
Assistente sociale, Direttore esecutivo Centro Studi Affido
Info e Contatti
Marilena Di Lollo
338 640 8626
advocacy@progettofamiglia.org