Break the Silence on Childhood Violence
Break the Silence on Childhood Violence
Argomento
Trama
“Violence is universal”. È così che il video si apre, lanciando un allarme vero e proprio: la violenza è universale, non ci sono distinzioni. Sullo schermo appare una scritta agghiacciante, che ci permette di guardare nella nostra società con occhio più critico e consapevole. La scritta ci dice che 3 bambini su 4 in tutto il mondo (“1,7 billion”) subiscono violenza in un solo anno.
Il video si può dividere in due parti. La prima presenta il problema nella sua interezza, presentando cifre allarmanti rispetto a quanti bambini e adolescenti subiscono violenze di ogni tipologia. Nel video viene indicato che 3 adolescenti su 4 tra i 13 e i 15 anni sono coinvolti in attività quali bullismo e violenza fisica a scuola. Le bambine e le adolescenti sono più vulnerabili e 3 su 5 hanno subito violenza fisica. La violenza però si può trovare in molteplici comportamenti e azioni. Nel video si parla infatti di “polyvictimization”. Bullissmo, abuso sessuale, violenza fisica, omicidio sono alcune delle forme di violenza che coinvolgono quotidianamente in bambini. Bambini che non chiedono aiuto a causa di una radicata “cultura del silenzio”. Il concetto viene rafforzato dall’immagine stilizzata del viso di una bambina con le codine. La sua bocca però, è coperta da una mano adulta.
La seconda parte del video è propositiva, determinata e attuativa. Dopo aver esaminato le tipologie di violenza che subiscono i bambini in tutto il mondo, la voce che ci accompagna nella conoscenza di questo fenomeno ci dice però, che la violenza si può prevenire. In che modo? Rafforzando le capacità individuali; inserendo attività di prevenzione nei servizi; eliminando le radici causa della violenza; rendendo sicuri gli spazi pubblici. Un ruolo fondamentale è assicurato agli operatori socioassistenziali, i quali devono garantire spazi sicuri in cui poter denunciare i maltrattamenti, e alle istituzioni scolastiche, che attraverso programmi didattici volti a sviluppare le competenze individuali sostengono gli studenti nell’affrontare il fenomeno.
Il video è un appello rivolto a tutti, politici, insegnati, medici, servizi sociali, cittadini.
“We need to break the silence” è il messaggio che ci viene lanciato, per prevenire la violenza: noi dobbiamo rompere il silenzio.