Come funziona l’adozione? Ivana Lazzarini risponde

Ivana Lazzarini, madre adottiva e presidente dell’associazione “Italia Adozioni”, ci illustra il tema dell’adozione.

Questa tematica è stata sempre affrontata con delicatezza e competenza, proprio perché segna la vita dei protagonisti, sia minori che genitori adottivi.

L’adozione permette di unire due bisogni. Permette al bambino di avere una famiglia e alle coppie che non possono avere figli, di averne uno pur se non concepito naturalmente.

In Italia possono adottare le coppie sposate da almeno tre anni o le coppie sposate che dimostrano di aver convissuto per almeno tre anni prima del matrimonio.

Le adozioni speciali sono adozioni a cui posso aderire anche le persone single, questo nel caso in cui il minore abbia dei bisogni particolari o quando si ha l’adozione del figlio del coniuge o ancora quando vi erano già dei rapporti tra il minore e la persona in questione.

In Italia si può accedere all’adozione attraverso due percorsi:

• Adozione Nazionale: adozione di un minore residente nel nostro Paese.
• Adozione Internazionale: adozione di un minore residente in un altro Paese. In questo caso ci sarà un ente autorizzato che seguirà la coppia in tutto l’iter.

Oltre all’adozione, abbiamo anche l’affido. L’affido è una misura temporanea e di sostegno nei confronti del minore e della sua famiglia, ma pur sempre temporanea perché è previsto, dalla legge, sempre il rientro del minore all’interno del suo nucleo familiare d’origine.

È importante per il minore adottato scoprire la sua identità, capire la sua storia. La Costituzione Italiana permette al ragazzo adottato di conoscere la propria storia una volta compiuti i 25 anni, questo non per i minori adottati al momento della nascita che ne hanno il diritto solo al compimento dei 100 anni.

Dal legislatore oggi ci sia aspetta una riforma della cosiddetta “legge dei 100 anni”, per tutelare non solo la madre, ma anche il ragazzo che ha diritto ad accedere alla sua storia.