Cremaonline: Crema. Servizi Sociali, ascoltare le sfumature del silenzio
Cremaonline: Crema. Servizi Sociali, ascoltare le sfumature del silenzio
Argomento
Trama
A fronte dell’enorme sfida posta dal COVID-19, possiamo benissimo immaginare come, in campo sociale e, in primis nei colloqui del servizio sociale, ci si è dovuti armare non solo di coraggio, speranza, ma anche di creatività e forte collaborazione.
Tutto questo è quello che è stato messo in atto dal servizio di Via Manini, a Crema (ente, tra l’altro, capofila all’interno del Piano di Zona tra i 48 comuni dell’ambito distrettuale Cremasco).
Le varie professioniste parlano dell’importanza della presenza di una rete tra i servizi: per loro stesse il ‘’sentirsi gruppo’’ ha rafforzato le proprie figure professionali, le ha aiutate a non sentirsi sole, a non vivere individualmente il peso causato da una forza maggiore, di cui non si è responsabili.
Il fare rete è fondamentale non solo dal punto di vista meramente formale, ma in riferimento ad una coprogettazione e collaborazione del territorio, tanto dei servizi quanto dell’aiuto informale, capaci di dare risposte ai ‘’nuovi’’ bisogni di tutti coloro che si sono rivolti al servizio.
I colloqui sono andati avanti grazie a strumenti tecnologici come videochiamate tramite dispositivi elettronici, o anche una semplice chiamata vocale.
In questo nuovo ‘’modus vivendi’’, Silvia Meleri (educatrice) sottolinea quanto sia importante la comunicazione non verbale, la cui osservazione è stata resa complessa dall’utilizzo dei dispositivi di call-meeting, anche se si è rivalutato il ruolo del silenzio.
Quest’ultimo, che paradossalmente deve essere ascoltato per arrivare alla radice dei vissuti delle persone, è utile per fornire risposte adeguate, per capire la situazione.
Ci ritroviamo quindi ad affermare quanto l’ascolto e l’accoglienza siano elementi portanti della socialità.