Guida per Aspiranti Famiglie Affidatarie – Lezione 11
Guida per Aspiranti Famiglie Affidatarie – Lezione 11
Argomento
Trama
Il Centro Studi di “Progetto Famiglia” ha realizzato una guida per tutti gli aspiranti affidatari in modo da poter chiarire tutti i dubbi che emergono in relazione all’affido. A tal proposito, presento l’undicesima lezione tenuta dal Professor Marco Giordano riguardante alcuni aspetti pratici che caratterizzano tale esperienza.
Qual è il ruolo degli affidatari nei rapporti con le autorità sanitarie?
La legge stabilisce che gli affidatari esercitano i poteri connessi alla responsabilità genitoriale negli ordinari rapporti con le autorità sanitarie. Ciò sta a significare, ad esempio, che è compito degli affidatari attivarsi per la scelta del medico di base, per l’accompagnamento del bambino presso i presidi sanitari per le vaccinazioni obbligatorie e così via.
Quando occorre coinvolgere i genitori?
Un altro dubbio che spesso emerge è quando, invece, diviene necessario coinvolgere i genitori del minore o il tutore. In questo caso è opportuno precisare che, in riferimento alle scelte sanitarie straordinarie, i genitori affidatari non hanno piena e totale autonomia. Un esempio potrebbe riguardare la scelta di realizzare indagini diagnostiche invasive.
Il tesserino sanitario del minorenne resta sempre lo stesso?
Il tesserino sanitario del bambino resterà lo stesso qualora quest’ultimo sia affidato ad una famiglia residente nella sua stessa ASL di appartenenza. In caso contrario verrà generato un nuovo tesserino sanitario temporaneo, rinnovabile ogni sei mesi.
Qual è il ruolo degli affidatari con la scuola?
Nei confronti delle istituzioni scolastiche gli affidatari esercitano poteri analoghi a quelli di un genitore limitatamente agli ordinari rapporti quali, ad esempio, fornire l’autorizzazione per le gite o la partecipazione agli incontri scuola-famiglia. Non rientrano nel ruolo degli affidatari le decisioni inerenti le scelte straordinarie come, ad esempio, la scelta della scuola superiore.
Gli affidatari sono coperti da una polizza assicurativa?
La risposta è sì. Molti servizi sociali territoriali attivano polizze assicurative finalizzate alla copertura degli infortuni dei minorenni durante l’affidamento e alla copertura dei danni che questi potrebbero causare a terzi. Non rientrano in questa i beni e l’incolumità degli stessi affidatari.
Quale contributo spese ricevono gli affidatari?
Gli affidatari dovrebbero ricevere un contributo spese dal Comune di residenza del minorenne che può aggirarsi tra i €300e i €400 mensili, erogati con frequenze variegate. Contributi maggiorati sono previsti nei casi di affido di minorenni con disabilità. Vi è da dire, tuttavia, che non tutti i comuni riconoscono questo sussidio.
È possibile ricevere rimborsi spese straordinarie?
Ebbene sì. A fronte di particolari esigenze dei minorenni, gli affidatari possono avvalersi di eventuali rimborsi. Si fa riferimento a spese extra quali, ad esempio, percorsi di psicoterapia o ortodonzia e così via. I rimborsi aggiuntivi sono concordati previamente col comune.
Il contributo dipende dal reddito degli affidatari?
In genere, no. Il contributo deve essere inteso come “dote” del minorenne e quindi deve essere erogato a prescindere dalla condizione economica degli affidatari. Il contributo, inoltre, non ha valore di reddito.
Ci sono altri supporti e previdenze per gli affidatari?
Agli affidatari viene riconosciuta la possibilità di ricevere anche l’Assegno Universale per figli, congedi parentali e ulteriori agevolazioni lavorative connesse all’esercizio del ruolo genitoriale
Gli affidatari possono portare il minorenne in viaggio all’estero?
Il minore affidato può andare in vacanza all’estero purché sia munito dei documenti necessari all’espatrio.
Come si “dimostra” che il minorenne gli è affidato?
La dimostrazione inerente all’affidamento può avvenire attraverso l’esibizione della copia del Provvedimento di affidamento familiare emesso dal Servizio sociale territoriale o dal Tribunale per i Minorenni. In alcuni territori si è sviluppata una buona pratica che consiste nel rilascio di un attestato di affido che consente di dimostrare i dati del minorenne e il suo rapporto giuridico con gli affidatari senza che si sia costretti a mostrare il provvedimento con all’interno altre informazioni sensibili.