Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie - Lezione 5
Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie - Lezione 5
Argomento
Trama
È online la lezione n°5 della "Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie" elaborata dal Centro Studi della Federazione Progetto Famiglia. Lo scopo, ricordiamo, è quello di fornire 101 risposte a quelle che sono le domande più frequenti sull'accoglienza temporanea, nelle famiglie, di bambini e ragazzi in difficoltà e su come si possa offrire a questi minori, e ai loro genitori, una risposta per affrontare le avversità che incontrano durante il loro percorso di vita.
In questa lezione verrà approfondita la modalità attraverso la quale preparare e accompagnare i propri figli nell’esperienza di affido.
I figli devono essere d'accordo con la scelta dell'affidamento?
Occorre una corale disponibilità della famiglia rispetto all'affidamento, in quanto sarà proprio quest'ultima a favorire e a contribuire all'esito positivo dell'esperienza. Ovviamente, ciò non toglie che, in alcune fasi, possa accadere che insorgano delle difficoltà: in questi casi, sia i genitori che i Servizi Sociali, dovranno prestare grande attenzione e ascolto ai bisogni del figlio per meglio comprenderlo e per accompagnarlo nel maturare una maggiore disponibilità, a superare eventuali difficoltà.
In che modo possiamo preparare i nostri figli all'affido?
I bambini e i ragazzi si mostrano contrari all'affido perché, dal loro punto di vista, temono quest'esperienza: hanno il timore di essere invasi da presenze estranee. Per accompagnarli ad avere una maggiore disponibilità, una buona modalità può essere quella di coinvolgerli in esperienze di volontariato diurno con bambini e ragazzi bisognosi, per poi proseguire - con gradualità - con piccole occasioni di accoglienze a casa.
Devo fare differenze di trattamento tra i miei figli e quelli accolti?
Vanno evitati trattamenti di migliore qualità o trattamenti di riserva, al contempo bisogna considerare che i figli hanno il bisogno vitale di sentirsi tali, di respirare l'attenzione costante dei genitori, hanno la necessità di sapere che il loro posto nella famiglia non è a rischio.
I genitori devono stare attenti a non innescare meccanismi di competizione tra i propri figli e i minori accolti. In alcuni casi, può essere utile prevedere delle attività da svolgere solo con essi mentre, ad esempio, i minori accolti sono coinvolti in attività esterne. Occorre assicurare loro una grande attenzione e, inoltre, farsi accompagnare da esperti, da famiglie che sono più avanti nel percorso, da chi ne sa più di noi.
L'affido fa bene ai nostri figli?
Se ben preparato e adeguatamente accompagnato, l'affidamento familiare rappresenta una grandissima esperienza di crescita e arricchimento. Sperimentare in prima persona l'impegno solidale e fare esperienza di condivisione verso un proprio coetaneo in difficoltà, può aprire i nostri figli ad una maggiore consapevolezza di quello che è il valore della famiglia, li attiva sul fronte della responsabilità, della maturazione emotiva, sulla prossimità solidale. Condividere con i genitori l'esperienza di accoglienza può cementare
le relazioni familiari attorno quest'impegno comune. La stessa conclusione dell'affidamento e il distacco dai minori accolti può divenire un'esperienza di crescita che insegna a vivere i legami in modo aperto, non possessivo, orientato al futuro. Tutto questo, ribadiamo, richiede un costante spazio di ascolto da parte dei genitori di quelli che sono i vissuti emotivi dei propri bambini e ragazzi. Fermarsi periodicamente per dialogare, mettere in parola i loro sentimenti - positivi o negativi che siamo -, le fatiche e desideri, aiuta a riempire di significati questo percorso e a prevenire il rischio di chiusure o incomprensioni.
Se durante l'ascolto e la visione del video sono sorti dubbi o domande, i nostri esperti saranno lieti di poter rispondere al numero verde 800-661592 e all'indirizzo mail campagna_volontari@progettofamiglia.org