Guida per Aspiranti Famiglie Affidatarie - Lezione 6
Guida per Aspiranti Famiglie Affidatarie - Lezione 6
Argomento
Trama
Il Centro Studi della Federazione Progetto Famiglia, con la pubblicazione della lezione n°6 della “Guida completa per Aspiranti Famiglie Affidatarie”, ha provveduto a rispondere ad ulteriori 13 domande riguardanti il tema dell'accoglienza temporanea in famiglia di bambini e ragazzi e su come si possa offrire loro una risposta alle difficoltà che vivono.
Nello specifico, vedremo insieme le domande che vanno dalla n°37 alla n°49.
Come si stabilisce la durata di un affidamento?
La durata dell'affido è variabile. Essa dipende dalla complessità e dal tempo di recupero dei genitori in difficoltà. Ordinariamente, viene fissata all’inizio dell’affido e tiene conto della tipologia degli interventi da realizzare e della criticità che occorre fronteggiare.
Qual è la durata massima?
La legge stabilisce che la durata massima dell’affidamento non può essere di oltre 24 mesi. Tuttavia, se la situazione richiede una durata maggiore, può esservi una proroga solo da parte del Tribunale per i Minorenni.
Quanto durano, in media, gli affidamenti?
In genere, essi possono durare per periodo di tempo compreso da alcuni mesi fino ad arrivare ad alcuni anni.
L'affidamento può durare fino alla maggiore età?
Si, solo quando si tratta di ragazzi adolescenti. Infatti, ciò non avviene nel caso di affidi che riguardano bambini più piccoli, in quanto è necessario rispettare il principio della temporaneità che è alla base di questo percorso.
Cosa succede a 18 anni?
Il ragazzo, divenuto maggiorenne, può decidere autonomamente dove stare. Può accadere che decida di rientrare nella sua famiglia di origine, di andare a vivere da solo o di restare con la famiglia affidataria (se questa è disponibile). In quest'ultimo caso, però, vengono meno i vincoli vigenti di quando era minorenne. Si tratta, infatti, di una libera ospitalità. Se questa permanenza, invece, viene previamente concordata con i Servizi Sociali territoriali e il Tribunale per i Minorenni, essa si traduce in un prosieguo amministrativo fino al compimento dei 21 anni di età.
Cosa accade quando il ragazzo compie 21 anni?
Al compimento dei 21 anni viene erogato un fondo straordinario per accompagnare i ragazzi neomaggiorenni all’autonomia, che dura fino ai 25 anni. Attualmente, solo una parte dei ragazzi che ne avrebbe bisogno beneficia di questi supporti.
Negli anni, è nata in Italia una rete tra i neomaggiorenni dal nome di "Care Leavers Network".
Un affidamento può essere interrotto?
Se i genitori risolvono le loro difficoltà prima dello scadere del termine prefissato per l'affido, il Servizio Sociale (o il Tribunale per i Minorenni), se vi sono le condizioni, può decidere la conclusione anticipata dell’affidamento.
Cosa succede se, giunti alla scadenza, i genitori non sono ancora pronti?
Se alla scadenza dell'affido familiare i genitori non hanno ancora superato le loro difficoltà, col consenso degli affidatari, l’affidamento può essere prorogato.
Chi può decidere la proroga dell'affidamento?
Le Istituzioni che possono decidere la proroga dell’affidamento sono: il Servizio Sociale, nel caso in cui non si superino i 24 mesi complessivi; il Tribunale per i Minorenni, in casi contrari a quelli precedenti.
In caso di proroghe, gli affidatari sono obbligati a proseguire l'accoglienza?
L'ideale, per il minore, sarebbe restare presso lo stesso nucleo familiare ma, essendo gli affidatari non obbligati, viene chiesto loro di esprimere nuovamente la disponibilità.
Se l'affidamento va in crisi può essere interrotto prima?
Nel caso in cui sorgano delle criticità (pensiamo, ad esempio, ad eventuali conflitti tra i figli della coppia e i minori accolti), l’affidamento può essere interrotto prima della scadenza.
A seconda dei casi e delle possibilità, il bambino o il ragazzo verrà inserito presso altri affidatari, una comunità residenziale per minorenni o, se vi sono le condizioni, può essere accelerato un rientro a casa, nella famiglia di provenienza.
Se sorgono difficoltà per gli affidatari, non legate all'affido, l'accoglienza può essere interrotta?
Sì, se dovessero sorgere delle difficoltà l'accoglienza può essere interrotta.
Cosa sono gli affidamenti "SINE-DIE"?
Gli affidamenti "Sine-Die", letteralmente traducibili in "senza scadenza", rappresentano gli affidi a tempo indeterminato, diversi dall’adozione.
Tale opzione può essere disposta, in casi eccezionali, solo dal Tribunale per i Minorenni. I Giudici minorili adottano questa modalità per fornire una risposta a quelle situazioni per le quali si prevede che non possano subentrare miglioramenti o cambiamenti per la condizione genitoriale, nonostante il trascorrere del tempo.
Se durante l'ascolto e la visione del video sono sorti interrogativi e domande, gli esperti di Progetto Famiglia saranno lieti di poter rispondere sia al numero verde 800-661592 che all'indirizzo mail campagna_volontari@progettofamiglia.org.