Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie – Lezione 7
Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie – Lezione 7
Argomento
Trama
È stata pubblicata la settima lezione della “Guida per Aspiranti Famiglie affidatarie” volta a donare 101 risposte alle domande più frequenti sull’accoglienza temporanea nella propria famiglia di bambini e ragazzi e su come si possa offrire loro, e ai rispettivi genitori, rimedi alle difficoltà che affrontano. In questa lezione verranno proposte sette domande attraverso il quale si cercherà di fornire dei chiarimenti riguardo un’importante tematica: chi sono i bambini/ragazzi da accogliere in affidamento? Procediamo con l’approfondire quanto appena affermato.
Quanti sono i minorenni in affido in Italia?
Negli ultimi anni, in Italia, il numero dei minorenni in affido familiare si aggira intorno a circa 14mila ragazzi. Di questi, una metà è accolta presso i propri parenti (affidamento intra-familiare), mentre l’altra presso famiglie esterne al proprio nucleo familiare (affido extra-familiare).
Oltre quelli indicati, ci sono altri bambini o ragazzi che vivono fuori famiglia?
Vi sono circa 13mila minorenni ospiti dei servizi residenziali per i minorenni (case famiglia, comunità educative ecc.), ovvero realtà disciplinate suddivisibili in due macro-tipologie: comunità con operatori turnanti e case famiglia caratterizzate dalla presenza stabile di una famiglia o di un operatore che vive all’interno della comunità, supportato da operatori educativi esterni.
Cosa significa che l’affido è prioritario rispetto alle comunità?
La legge italiana stabilisce che il minorenne che temporaneamente non può stare con i genitori deve essere inserito, prima di tutto, in affido familiare e, qualora questo non sia possibile, in un servizio residenziale. Questa è una priorità “tendenziale” ma bisogna, di volta in volta, valutare quale sia la risposta più adeguata al bisogno del bambino in quel determinato periodo.
Cosa significa che l’affido deve essere “necessario” e “appropriato”?
I principi di necessità e di appropriatezza dell’affido sono stati sanciti a livello internazionale dalle linee guida Onu in materia. Il principio di necessità sottolinea che, ordinariamente, il bambino deve poter crescere con la sua famiglia e che può essere spostato altrove solo quando viene a crearsi un’impellente e insuperabile necessità. Il principio di appropriatezza sottolinea che l’accoglienza fuori famiglia deve essere realizzata con tutte le attenzioni necessarie per rispondere adeguatamente ai suoi concreti bisogni.
In Italia, il numero dei minori fuori famiglia è maggiore degli altri paesi europei?
L’Italia è uno di quei paesi in Europa in cui il numero dei bambini e ragazzi che vivono fuori dalla famiglia è meno ampio: 3 minorenni fuori famiglia ogni mille minori residenti; in Spagna 4,5 ogni mille; in Inghilterra 6 ogni mille; in Francia e Germania oltre 10 ogni mille.
Quanti sono i minori stranieri in affidamento?
In Italia i minorenni stranieri che sono in affido sono circa 3mila, ovvero il 20% degli affidamenti totali. A questi vanno aggiunti quei pochissimi casi di affido di minori stranieri non accompagnati.
Qual è l’età dei minori in affido?
La prassi evidenzia che i bambini e i ragazzi possono iniziare ad intraprendere un percorso di affido fin dai primi giorni di vita, fino ad arrivare al compimento dei 18 anni. Nel concreto, i bambini compresi dai 0 ai 5 anni sono il 15%; dai 6 ai 10 anni il 27%; dagli 11 ai 14 anni il 30%; il 28% dai 15 ai 17 anni.
Se durante l'ascolto e la visione del video sono sorti dubbi o domande, i nostri esperti saranno lieti di poter rispondere al numero verde 800-661592 e all'indirizzo mail campagna_volontari@progettofamiglia.org