Lea Goes to School

Il video è stato realizzato dall’onlus CoorDown che ha lanciato, nel 2018, la campagna di comunicazione internazionale “Lea goes to school” rappresentata da questo cortometraggio. L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione scolastica e l’educazione inclusiva in quanto vero e proprio diritto umano. Inoltre, mira a far luce su sistemi educativi obsoleti che rischiano di ostacolare la partecipazione attiva dei bambini con sindrome di Down o con altra disabilità. Quest’ultimi devono essere supportati dall’inizio del loro percorso scolastico. Un percorso che non deve essere speciale o necessariamente più semplice, perché come detto dalla protagonista del video stesso “Chi ha detto che una cosa semplice sia migliore?”

Lea è una bambina con sindrome di Down, ed è la protagonista del video. Arrivata presso il cortile della sua scuola si trova difronte ad un particolare cartello stradale che le indica una “strada speciale” diversa da quella percorsa dai suoi compagni. Le indica la via per una "classe speciale" e le dice: <<Quando crescerai avrai il tuo lavoro speciale, i tuoi amici speciali e la tua casa speciale. Protetta dal mondo.>> Ma la piccola grande Lea afferma, con decisone, di non voler studiare in una classe speciale ma con tutti gli altri, di non volere una casa o un lavoro speciale né, tanto meno, degli amici speciali perché lei vuole essere amica di tutti. Lei non è speciale, lei è Lea. La protagonista torna sulla strada che inizialmente stava percorrendo e si riunisce ai suoi compagni. La storia finisce ed appare il volto di colei che la stava raccontando. È una bambina con la sindrome di Down che afferma: <<Fate cominciare la nostra storia nel modo giusto.>>. Il video si conclude con un messaggio che ne racchiude il contenuto: "L'educazione inclusiva è un diritto umano. È ora di rimuovere le barriere."