I rischi del lavoro nei servizi sociali: il BURN OUT
I rischi del lavoro nei servizi sociali: il BURN OUT
Argomento
Trama
Il presente video si apre con una precisa spiegazione del Burn Out riferito ai servizi sociali, educativi e a tutte le professioni di aiuto. Il Burn out apparse per la prima volta nel mondo dello sport e andava ad indicare l’incapacità di un atleta di mantenere costante la propria prestazione; successivamente il concetto venne ripreso da Maslach per definire una sindrome comportamentale riguardante le professioni sociali. Nel 1999 si ritiene che il Burn Out sia causato da fattori oggettivi come ad esempio lo stress professionale. I soggetti predisposti al Burn out sviluppano un lento processo di logoramento e quindi di stanchezza psicofisica dovuto alla mancanza di energia; da qui anche l’origine del termine Burn Out che vuol dire “BRUCIARSI”. Varie ricerche hanno dimostrato che il Burn Out non è un problema del professionista in sé ma della materia in cui opera, ed in particolare quando l’ambiente di lavoro non rispetta la natura umana. Lo stress lavorativo, invece, non è così profondo e lo stesso può essere temporaneo e manifestarsi solo in determinati periodi lavorativi.
Il Burn Out può essere misurato attraverso scale differenti ma è opportuno ricordare la scala di Maslach creata sottoforma di questionario e composto da ventidue domande per stabilire se nel soggetto sono presenti le dinamiche psicofisiche che rientrano nel Burn Out. La soluzione primaria al Burn Out sta nel lavorare sui soggetti professionisti per poterli istruire.
In sintesi, il Burn Out è l’esito patologico di un processo di stress che interessa gli operatori professionisti che sono impegnati in attività di sostegno e cura della persona, questo perché va a colpire coloro che svolgono professioni di aiuto.