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Il viaggio verso la genitorialità: un percorso introspettivo e non solo.
Relazioni e dinamiche familiari: cosa comporta la nascita di un figlio? Comportamenti disfunzionali, rielaborazioni positive e benessere psicofisico.
Una famiglia che cresce
Un recente studio riguardante la psicodinamica delle relazioni familiari ha evidenziato che, il periodo che precede la nascita di un bambino, è caratterizzato da una sorta di "viaggio mentale"che induce i futuri genitori a ripercorrere la loro esperienza di figli e ad immaginare come saranno loro nelle vesti di educatori.
<<Non hai avuto modo di scegliere i genitori che ti sei trovato, ma hai modo di poter scegliere quale genitore potrai essere>>
Tra equilibrio e rielaborazione
L'equilibrio della coppia sarà inevitabilmente messo a dura prova dall'arrivo del bambino e dalle responsabilità che questo comporta. Sarà dunque necessario riorganizzarsi come coppia cogenitoriale: l'assetto familiare dovrà essere ridefinito, l'esser consapevoli del cambiamento che avverrà è quindi fondamentale.
Il percorso introspettivo che i genitori sono chiamati ad intraprendere, successivamente, influenzerà la relazione che si instaurerà col bambino che - ricordiamo - per un adeguato sviluppo psico-fisico ha bisogno di un "Io ausiliario" adeguato. Dunque, se il vissuto familiare della coppia è stato sereno e regolare ed entrambi hanno avuto modo di sperimentare esperienze di vita positive durante il loro percorso di crescita, la relazione che questi stabiliranno con il proprio figlio sarà altrettanto equilibrata e positiva; allorquando, invece, si ripresentano traumi infantili mai elaborati, il percorso verso la genitorialità potrebbe complicarsi.
Atteggiamenti disfunzionali e nuove consapevolezze
I neogenitori, solitamente, tendono ad assumere i comportamenti messi in atto dalle proprie madri e dai propri padri. Può capitare, tuttavia, che quest'ultimi abbiamo assunto atteggiamenti disfunzionali, basti pensare a quei genitori che sono stati artefici di alcuni maltrattamenti, che non hanno saputo rispondere in modo adeguato ai bisogni del bambino, che hanno instaurato una relazione troppo rigida e così via.
In questi casi, non solo è necessario rielaborare l'assetto della vita familiare ma anche i traumi subiti nel proprio passato. La rielaborazione positiva degli eventi può essere attuata con il supporto e il sostegno di apposite figure professionali, magari tramite un “racconto riflessivo” della propria storia. Il genitore, riascoltandosi, può meglio comprendere ciò che è lui accaduto ed accettare gli eventi così come si sono verificati, con una piena consapevolezza: questo lo aiuterà non solo nel rapporto col proprio bambino ma anche a raggiungere un auspicato benessere interiore.
Patrizia Sansone, nata a Napoli il 05/03/1996. Studentessa di Servizio Sociale facoltà di Scienze Politiche presso l’Università “Federico II” di Napoli.
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