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Dispersione scolastica in aumento: le conseguenze del Covid-19
Isolamento sociale, didattica a distanza e futuro. Scuola: funzioni latenti. Obbligo scolastico e strategie educative.
Paragrafo di sintesi:
A causa della didattica a distanza sale il rischio di dispersione scolastica. Le difficoltà principali sono assenza di strumenti adeguati, attività ricreative, demotivazione e poca concentrazione. E’ importante che si creino ponti solidi tra servizio sociale, famiglia e scuola durante tutto il percorso di reinserimento scolastico.
«Incidere sulla scuola, soprattutto in questo periodo storico, vuol dire incidere sulla vita personale e lavorativa di tutti»
Ricerca ipsos per save the children
 Dalla ricerca condotta da IPSOS per Save the Children sui giovani ai tempi del Coronavirus, tra i 14 e 18 anni, è emerso un quadro critico che riguarda il rischio dell’aumento di dispersione scolastica a causa della didattica a distanza.
«Con l’impoverimento delle famiglie, poi, per molti lasciare la scuola significa divenire facile preda di sfruttamento.» (1)
Tutto ciò ha bloccato quelle relazioni, quei confronti vivi tra pari o insegnanti ed anche le reti informali solide fatte ad esempio di attività sportive o di svago e tutte le varie esperienze che sono importanti per gli adolescenti. Inoltre cala la concentrazione e l’apprendimento diminuisce, soprattutto di quelle materie più difficili.
L’Ong, su citata, si è anche attivata con progetti come “Riscriviamo il futuro” per contrastare tale povertà educativa supportando famiglie in difficoltà .
La scuola è futuro
Incidere sulla scuola, soprattutto in questo periodo storico, vuol dire incidere sulla vita personale e lavorativa di tutti. Pensiamo a tutte le funzioni latenti che svolgono gli istituti scolastici, come la socializzazione, la diminuzione del lavoro minorile, l’aiuto ai genitori lavoratori che non possono occuparsi dei figli.
La scuola rappresenta anche il futuro, un futuro che ad oggi, però, sembra essere nebuloso per molti. Ma “non dobbiamo permettere che un temporaneo black out scolastico gli impedisca di realizzare i loro sogni. Dobbiamo invece dimostrare a ragazzi e ragazze che le difficoltà si superano, insieme.” (1)
Obbligo scolastico e linee guida
Secondo l’articolo 1 della Legge del 27 dicembre del 2006, n.296 in Italia vige l’obbligo scolastico per almeno 10 anni, dai 6 ai 16 anni di età .
Per dispersione scolastica «s’intende quel complesso di fenomeni consistenti nella mancata o incompleta o irregolare fruizione dei servizi dell'istruzione da parte di ragazzi e giovani in età scolare.» (4)
Come descritto nelle linee guida per la prevenzione e il contrasto alla violenza giovanile, gli alunni che, per piĂą di 5 giorni consecutivi, si assentano senza giustificazione valida oppure che accumulano 10 giorni di assenza non consecutivi ma senza giustificazione valida, saranno richiamati dagli insegnanti per il loro rientro a scuola. (3)
Se le varie strategie educative non sono efficaci le segnalazioni di inadempienza dovranno essere inviate ai servizi sociali territoriali i quali , entro 30 giorni, valutano la situazione familiare e inviano la relazione al dirigente scolastico con eventuali progetti realizzati o da realizzare. Da questo momento in poi è importante che si creino ponti solidi tra servizio sociale, famiglia e scuola durante tutto il percorso di reinserimento scolastico. (3)
“L’abbandono della scuola per un minorenne che sia ancora sottoposto all’obbligo scolastico è sintomo di un disagio (...) che non può essere trascurato considerata anche la stretta correlazione fra devianza e basso livello di scolarizzazione”. (3)
La didattica a distanza nasce per tutelare la salute di tutti e contemporaneamente per non interrompere il percorso di studi. Ma, come già detto poc’anzi , questo produce degli effetti collaterali.
Patrizia Sansone, nata a Napoli il 05/03/1996. Studentessa di Servizio Sociale facoltà di Scienze Politiche presso l’Università “Federico II” di Napoli.
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