Sono felice di essere al mio decimo affido. Ad Alessandro devo i miei ritrovati sorrisi.

 Un cammino intrapreso per caso

Quello di cui vi parlerò oggi è un percorso che dura ormai da 30 anni. Milena — nome di fantasia — ha conosciuto l’affidamento familiare grazie ad una sua cara amica. Da quel momento, insieme a suo marito, ha accolto e amato ciascun bambino che ha condiviso con loro parte della propria vita.  

«Una mia cara amica lavorava in un ospedale pediatrico — inizia in questo modo il racconto di Milena —. Un giorno, lei e l’assistente sociale della struttura mi proposero di prender parte a un progetto di affido. Io e mio marito Giacomo ne fummo entusiasti. Era per noi un cammino d’amore, dunque accettammo».

Dopo la prima esperienza di accoglienza, Milena e Giacomo hanno dato alla luce due figli, Alessia e Nello. Questo, tuttavia, non ha placato il loro desiderio di accoglienza che, al contrario, negli anni è divenuto così forte da coinvolgere anche i due piccoli, entrambi contentissimi di “aprire” il proprio cuore. 

<<Lui ha fatto sì che tornassimo a sorridere…ha una solarità contagiosa>>

Occhi pieni di amore e meraviglia

Milena ha avuto in affido tanti bambini, ha seguito con occhi pieni di amore e meraviglia i progressi di ognuno di essi. Lei e la sua famiglia restavano sempre stupiti dai percorsi intrapresi: ogni bimbo era a suo modo davvero speciale.

«Quando mio marito è mancato — afferma — ho pensato di non poter proseguire e di interrompere questo cammino. Per fortuna, i miei figli mi hanno fatto ragionare: il nostro era un progetto di famiglia e come tale dovevo, dovevamo, portarlo avanti. Così, dopo quasi un anno, ho aperto le porte ad Alessandro, un neonato di appena un mese. Ero pronta a riaprire il mio cuore».

«Oggi Alessandro ha quasi 4 anni. Cresce sano, felice, è bello come il sole. Il Giudice ha dichiarato il suo stato di adottabilità, noi saremo lieti di accompagnarlo nella sua nuova famiglia. Intanto, trascorre il tempo con me e mia figlia Alessia. Nello vive altrove, ma viene a trovarci spesso e Alessandro lo adora.  Ogni giorno — mi racconta Milena — beneficiamo della gioia che questo bambino ha nel suo cuore e che porta nella nostra casa. Sono sicura che sarà così anche per i suoi futuri genitori. Noi gli abbiamo donato amore, lui ha fatto sì che tornassimo a sorridere…ha una solarità contagiosa».                                                                        

Da soli non si va da nessuna parte…

«Cerchiamo di donare ad Ale tutto il bene possibile e questo mi fa vivere quella che definisco “una vita in pienezza”. Persino le amiche di mia figlia — afferma ridendo Milena — mi telefonano per chiedermi di trascorrere le domeniche con lui! Ci giocano, andiamo tutti insieme a cena, al cinema, in montagna, al mare e facciamo lunghe passeggiate al parco. Talvolta, si offrono addirittura di andare a prenderlo a scuola».

Arrivati a questo punto, Milena si sofferma sull’importanza del sostegno che riceve da chi la circonda. Un aspetto fondamentale. Nello specifico, racconta di far parte di un gruppo di auto-mutuo-aiuto. Partecipare agli incontri periodici le permette di confrontarsi con altre persone, condividere gioie e timori ma, soprattutto, di essere sempre supportata.  

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«Sentirsi parte di una rete è fondamentale per avere esperienze positive di accoglienza e per capire che ogni storia va rispetta — afferma —. Ecco perché sono affidataria da 30 anni.
Se tornassi indietro, rifarei questa scelta… ma a una condizione: aver chiaro sin dall’inizio che da soli non si va da nessuna parte. Oggi sono felice di essere al mio decimo affido. Ad Alessandro devo i miei ritrovati sorrisi».

Se questa testimonianza ha smosso il tuo interesse verso l’Affido familiare e vuoi saperne di più o se desideri dare la tua disponibilità per donare il tuo tempo a un bambino o a un ragazzo, chiamaci al numero verde 800.66.15.92 oppure clicca qui.

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