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Mamma multata per un abbraccio. Le ragioni… di tutti?
Ragioni personali e bene collettivo. Abbracci e contenziosi. Buon senso, emozioni e razionalità.
… Quali sono le ragioni?
Esistono le ragioni delle Istituzioni che hanno la responsabilità e il dovere di proteggere la collettività, che hanno il compito di far rispettare i regolamenti, i protocolli, le procedure… Esistono le ragioni delle persone che agiscono a seguito del loro passato... Esistono le ragioni dei minorenni, le ragioni dei loro genuini bisogni… Esistono le ragioni del corpo, le ragioni dell’emotività, le ragioni del sentimento... Le ragioni hanno una loro legittimità, un loro diritto di cittadinanza…
Quando emergono tutte insieme in una sorta di conflitto di interessi può accadere che la ragione vinca sul cuore, la regola sull’impulso, il bene collettivo sul desiderio del singolo. È questo il caso della mamma che accoglie e bacia il suo bambino che corre verso di lei per abbracciarla… al “tempo del COVID19”.
«La complessità delle ragioni non può mai approdare ad una mera dicotomia tra giusto e sbagliato e chiama in causa il comune buon senso»
L’abbraccio che divide
Lo scenario è quello di un incontro protetto avvenuto a seguito del distanziamento sociale e l’interruzione delle visite madre/figlio durante i tre mesi di lock down. È così che, il gesto più naturale, amorevole, spontaneo di una relazione madre-figlio può diventare a tal punto infrazione da richiedere un’azione di forza, ovvero l’intervento delle Forze dell’ordine sopraggiunte, stando a quanto appreso dalla cronaca, su richiesta dell’educatrice che presenziava l’incontro.
Un “pericolo”… l’abbraccio… tanto da divenire oggetto di attenzione mediatica, da trasformarsi in contenzioso che divide l’opinione pubblica tra pareri favorevoli e sfavorevoli, tra approvazioni e disapprovazioni, tra sanzionatori e indulgenti.
La complessità dei bisogni di ciascun protagonista di questa singolare vicenda chiama in causa esigenze di contatto fisico da parte di un bambino di correre incontro alla propria madre, esigenze di una madre di accogliere il proprio figlio affidato alle cure di operatori, esigenze di controllo dell’educatore in quel momento deputato a monitorarne il regolare svolgimento.
La ragione del buon senso
La complessità delle ragioni non può mai approdare ad una mera dicotomia tra giusto e sbagliato… Ciò è tale da dover chiamare in causa il comune buon senso che, per sua natura, guida le osservazioni, le riflessioni e il da farsi.
L’episodio di cronaca non è che una ulteriore espressione della annosa e dibattuta dualità: emozioni e razionalità quale difficile e faticoso dialogo che talvolta non approda a soluzioni integrate né a risposte rispettose della descritta complessità.
Assistente sociale di ruolo nel Comune di Pescara dal 2004. Referente dell'Equipe Affido del Comune di Pescara, dal 2010 partecipa al Coordinamento nazionale dei servizi affido. Dal 2018 è referente del Centro comunale Servizi Famiglie.
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