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Dalla ricerca scientifica sull’affido: la soddisfazione dei genitori rispetto ai servizi di affidamento familiare
La scuola di Servizio Sociale dell’Università del Kansas ha realizzato una ricerca per meglio comprendere il livello di soddisfazione dei genitori inseriti nei programmi di affidamento familiare.
Un elemento essenziale
Il senso di soddisfazione in coloro che hanno beneficiato di un determinato programma sociale rappresenta un elemento importantissimo per effettuare una valutazione di efficaci dello stesso. Per tale ragione, quando vengono realizzati e concretizzati i suddetti interventi, si prevedono spesso delle fasi di confronto con i destinatari proprio per capire il loro punto di vista.
Partendo da tale consapevolezza, è stata realizzata una ricerca su larga scala che mira ad individuare il livello di soddisfazione dei genitori inseriti nei programmi di affidamento familiare. La ricerca in questione è stata condotta dalla scuola di Servizio Sociale dell’Università del Kansas e pubblicata sulla rivista Statunitense Child welfare.
<< i bravi progettisti sociali dovrebbero partire dalla consapevolezza che nessuno conosce i problemi come chi li vive sulla propria pelle >>
Gli strumenti di ricerca
I ricercatori, attraverso l’utilizzo dei Focus Groups, hanno individuato specifici strumenti da utilizzare per la ricerca. Quest’ultimi sono stati sviluppati con il supporto dei genitori dei minori in affido i quali hanno fornito dei suggerimenti utili rispetto ai domini su cui indagare, ovvero:
· competenze professionali;
· qualità del programma, punti di forza;
· competenze culturali;
· empowerment;
· risultati.
Tali domini sono stati individuati attraverso un questionario comprendente 45 item volti ad analizzare non solo il loro livello di soddisfazione, ma anche altri aspetti quali, ad esempio, informazioni demografiche, il tipo di relazione con i minori, le competenze culturali ecc. Gli stessi sono stati somministrati attraverso delle interviste telefoniche, proprio come suggerito dai genitori stessi. Nei primi sei mesi di ricerca sono stati somministrati 184 questionari.
L’analisi statistica dei risultati
Dopo aver raccolto i dati, i ricercatori sono passati all’analisi degli stessi. Nello specifico, è stata effettuata un’analisi statistica che ha evidenziato le eventuali correlazioni tra le variabili dei domini presi in esame.
I risultati hanno mostrato l’affidabilità dello strumento utilizzato: solitamente, con questa tipologia di sondaggi, vi è spesso la tendenza di assumere atteggiamenti acquiescenti che, alla fine, conducono ad una conseguente distorsione positiva delle risposte; fortunatamente, in questo caso non si è verificato. Al contrario, è stata dimostrata una distribuzione equilibrata tra soggetti soddisfatti e insoddisfatti.
Considerazioni conclusive
Troppo spesso, per la produzione dei servizi, dei programmi e degli interventi, viene fatta una progettazione “a monte”, cioè senza considerare i bisogni reali delle persone cui questi sono destinati. I bravi progettisti sociali dovrebbero, invece, partire dalla consapevolezza che nessuno conosce i problemi come chi li vive sulla propria pelle. Di fatto, chi vive un problema, possiede un sapere fondamentale che è quello che deriva dell’esperienza ed è proprio questo che la ricerca appena descritta mette in evidenza. I ricercatori hanno infatti coinvolto in maniera attiva i beneficiari/destinatari proprio con lo scopo di ottenere risultati che vadano a migliorare tutta la strutturazione dei programmi d’affido.
Questo tipo di ricerca rappresenta l’esempio di una buona prassi da attuare nel corso dell’implementazione di programmi del genere1.
NOTE
[1] Contenuti estratti dall’articolo scientifico di Stephen A. Kapp, Rebecca H. Vela, The Parent Satisfaction with Foster Care Service Scale, Child Welfare League of America, Vol. LXXXIIII, #3, Maggio/giugno, 2004
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