📬 Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità? Iscriviti alla Newsletter!
Complimenti!
Siamo lieti della tua iscrizione alla nostra newsletter. A breve inizierai a ricevere i nostri aggiornamenti.
In segno di benvenuto desideriamo farti un dono prezioso. Se vuoi, puoi accedere gratuitamente ad uno dei nostri corsi FaD Metodologici da 2 crediti.
Visita il "Negozio", scegli il corso che ti interessa e segnalacelo inviando un sms al numero 380 749 3597.
In breve tempo ti ricontatteremo al numero dal quale ci avrai scritto e attiveremo il tuo accesso gratuito al corso. Cordiali saluti, dr.ssa Carmela Carotenuto (responsabile del tutoraggio del Centro Studi).
Dalla ricerca scientifica sull’affido: Connected After Care
L’istruzione post-secondaria e lo stato di occupazione dei giovani con storie di affido: il rischio i disaffiliazione.
Stato, occupazione e istruzione
La letteratura scientifica internazionale ha messo in evidenza il fatto che i giovani con storie di affidamento familiare, quando entrano nell’età adulta, sono particolarmente esposti al rischio di disaffiliazione dallo studio e dal lavoro. Alcune ricerche hanno evidenziato che, all'età di 21 anni, circa un terzo degli ex giovani affidatari non lavora e non va a scuola; un tasso significativamente più alto di quello dei coetanei nella popolazione generale (Courtney et al. 2018).
Queste disparità persistono nella prima età adulta. In uno studio è stato infatti riscontrato che solo il 49% dei giovani precedentemente in affido è impegnato in un’attività di studio o lavoro all'età di 25/26 anni rispetto a circa il 70% della popolazione generale (Okpych & Courtney, 2014). Ciò accade perché i giovani, una volta concluso il periodo di affido, spesso è privo di una rete di sicurezza familiare. In più, è da dire che gli stessi, durante la transizione all’età adulta, affrontano molteplici sfide che rendono difficile la possibilità di proseguire negli studi e di trovare un’occupazione.
Partendo da queste premesse, è stato realizzato uno studio negli Stati Uniti che ha esaminato i ruoli che le politiche e i programmi realizzati a livello statale, la partecipazione dei giovani agli stessi e le loro caratteristiche, svolgono nella connessione con l'occupazione e l’istruzione. Per svolgere lo studio si è dovuto attingere ai dati del National Youth in Transitions Database. Lo studio condotto da Jennifer M. Geiger1ÿ e Nathanael J. Okpychÿ è stato pubblicato sulla rivista SAGE Journals.
<<Lo studio conferma la necessità di sostenere economicamente e non solo i giovani fuori famiglia nel percorso scolastico e nell’ingresso nel mercato del lavoro. Senza, rischierebbero di perdersi>>
Domande di ricerca da cui partire
Le domande che hanno mosso lo studio in questione sono state le seguenti:
· A livello statale e giovanile attuare delle politiche che sostengono economicamente i giovani che escono dal sistema di assistenza può aumentare la loro affiliazione con l’istruzione post-secondaria?
· Le disparità, in base alle caratteristiche dei giovani (sesso, razza, etnia, stato di disabilità, stato genitoriale e stato di abuso di sostanze), influenzano la scelta di proseguire con l’istruzione post-secondaria?
Grazie ai dati provenienti dal National Youth in Transitions Database sono stati individuati i giovani da intervistare. Nello specifico, il campione è stato composto da 7797 giovani di età compresa tra i 17 e i 21 anni.
I dati raccolti da tali sondaggi sono stati collegati ad altri due set di dati amministrativi sul benessere dei bambini, ovvero il sistema di segnalazione delle adozioni e dell'affidamento (AFCARS) e il file dei servizi del NYTD: l'AFCARS ha fornito informazioni sulla storia dell'affidamento dei partecipanti allo studio, mentre i dati dei servizi del NYTD hanno fornito informazioni sulla ricezione da parte dei partecipanti dei servizi che finanziano l'istruzione e l'occupazione per giovani fuori famiglia.
I risultati dello studio
I risultati dello studio hanno rilevato che il ricevimento di risorse e finanziamenti dell'istruzione post-secondaria svolgono un ruolo importante nel promuovere la connessione al lavoro e alla scuola nella prima età adulta per i giovani fuori famiglia, e che le differenti caratteristiche dei giovani influenzano le loro scelte.
Ci sono però alcune limitazioni che è importante notare quando si interpretano questi risultati. In primo luogo, le misure di connessione sono state prese in un unico momento (i ragazzi avevano circa 21 anni) e non catturano le tendenze a lungo termine e i successivi progressi nell'occupazione e nell'istruzione post-secondaria. Inoltre, i giovani con storie di affidamento spesso impiegano più tempo per completare la loro istruzione di scuola superiore o ritardano l'iscrizione all'istruzione post-secondaria (Okpych, 2021), il che può dunque avere un impatto sulla connessione alla scuola e/o al lavoro all'età di 21 anni.
Risultano essere quindi necessarie ulteriori ricerche per valutare rigorosamente gli impatti di questi programmi e per comprendere le caratteristiche giovanili modificabili che possono promuovere la connessione.[1]
Considerazioni conclusive
Lo studio, nonostante i suoi limiti, dà un contributo molto importante alla letteratura scientifica internazionale in materia, perché conferma la necessità di sostenere economicamente – e non solo – i giovani fuori famiglia nel percorso scolastico e nel futuro ingresso nel mercato del lavoro.
Senza questi aiuti tali giovani rischierebbero di perdersi, di imboccare strade sbagliate, ricadendo nel circuito assistenziale per l’emersione di altre problematiche.
Ti andrebbe di scrivere un articolo per il nostro blog?
Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
Scrivi un Messaggio
L'invio del tuo messaggio è andato a buon fine.
Siamo lieti che tu ci abbia scritto! A breve il messaggio sarà visionato dallo Staff del Centro Studi. Ti risponderemo quanto prima.
Cordiali saluti, la Tutor del Centro Studi, dr.ssa Carmela Carotenuto.
Oops! Qualcosa è andato storto!
Il sito utilizza cookie per garantire un'esperienza ottimale. Cliccando su "accetta" acconsenti al loro uso