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Dalla ricerca scientifica sull’affido: il valore delle arti per i giovani fuori famiglia
Diventare più fiduciosi nell’essere se stessi. Il valore dell’impegno culturale e creativo per i giovani allontanati dalla famiglia.
Coinvolgimento culturale
Dalla letteratura internazionale sul tema dell’affido emerge come il coinvolgimento dei giovani fuori famiglia in attività culturali e creative determini in essi un miglioramento rispetto alle capacità di: regolazione emotiva; consapevolezza di sé; strategie di coping; capacità cognitive e di fiducia.
Muovendo le mosse da tali assunti è stata realizzata una ricerca qualitativa mirante ad indagare il rapporto tra partecipazione ad attività artistiche e culturali e incremento di fiducia in sé nei giovani fuori famiglia. Lo studio è stato condotto da cinque ricercatori del Regno Unito in un periodo di 10 settimane, tra Maggio e luglio 2018, e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Qualitative Social Work-SAGE Journals”.
<<Ho imparato a superare le sfide e a divertirmi. Ho imparato ad avere fiducia con gli altri>>
Lo studio
Lo studio effettuato ha previsto la realizzazione di: osservazioni delle sessioni del programma artistico; un colloquio di gruppo con gli affidatari; un colloquio di gruppo con i facilitatori dei programmi artistici; analisi dei documenti e interviste ai giovani e ai loro affidatari.
Il campione di riferimento è stato composto da otto giovani e dai rispettivi genitori affidatari. Tutti i giovani coinvolti erano di sesso femminile, residenti in Galles e di età compresa tra i 12 ei 15 anni. Sono stati coinvolti nello studio anche tre facilitatori del programma.
I risultati in rapporto con la letteratura di riferimento
Dai risultati emerge come il programma artistico sia stato visto positivamente dai giovani, dai facilitatori e dagli affidatari. Lo studio va dunque ad avvalorare la precedente letteratura, che suggeriva come le arti permettano di coinvolgere positivamente i giovani fuori famiglia e di migliorarne il complessivo benessere.
Nello specifico del caso di studio in questione, i benefici riportati dai giovani includono una maggiore fiducia, autostima e maggiori abilità creative e sociali. Sia i giovani che gli affidatari sono stati in grado di stabilire delle reti con i propri pari durante il programma e alcune di queste relazioni si sono consolidate andando perfino oltre la durata dello stesso.
Due degli otto giovani componenti il campione di studio, hanno deciso di continuare il loro impegno con le arti partecipando ad un'attività teatrale. Ciò suggerisce che il programma abbia agito come trampolino di lancio per un ulteriore coinvolgimento nelle attività artistiche dei giovani partecipanti.
In conclusione si può affermare come l'estensione di programmi artistici e culturali per i giovani fuori famiglia abbiano ricadute positive sugli stessi.
Un contributo per l’Assistente Sociale
È ampiamente consolidata, nella letteratura scientifica, la consapevolezza che i giovani allontanati dalla famiglia e inseriti nel sistema di assistenza si trovino ad affrontano barriere complesse e difficoltà che di frequente si riversano negativamente sulla stima e la fiducia che gli stessi ripongono in sé. Gli Assistenti Sociali che lavorano con questi minori si trovano a fronteggiare insieme ad essi tali barriere e a cercare di aiutarli nel ritrovare la fiducia in se stessi, avendo spesso poche risorse su cui contare.
Il caso di studio citato rappresenta un contributo importante per i professionisti, perché fornisce nuove prospettive e strategie per fronteggiare le sfide quotidiane dei giovani fuori famiglia. Pertanto, gli Assistenti Sociali nella pianificazione dei progetti personalizzati di tali giovani potrebbero prevedere tra i diversi interventi la partecipazione ad un programma artistico.
L’attivazione di questi programmi, tuttavia, richiederebbe investimenti significativi da parte dei governi, del terzo settore e delle singole organizzazioni artistiche; in questo senso, l’Assistente Sociale potrebbe far capire alle istituzioni l’importanza di tali programmi anche attraverso un lavoro di sensibilizzazione.
Con risorse efficaci e attente pianificazioni, si potrebbero aiutare molti giovani fuori famiglia a 'liberarsi' dall'emarginazione che spesso caratterizza le loro più ampie traiettorie educative e sociali.[1]
[1] Contenuti estratti dall’articolo scientifico di Alba Mannay, Phil Smith, Catt Turney, Stephen Jennings e Pietro Davis, Become more confident in being themselves: The value of cultural and creative engagement for young people in forest care, Qualitative Social Work- SAGE Journals, 2022, vol. 21(3) 485–503.
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