Servizio sociale e NOT: qual è il ruolo dell’Assistente sociale?

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Servizio sociale e NOT: qual è il ruolo dell’Assistente sociale?

Prefettura e dipendenze: il ruolo dell’assistente sociale negli uffici del Nucleo Operativo Tossicodipendenza.

Nucleo Operativo Tossicodipendenza

Nella pratica professionale non è raro che l’Assistente sociale si interfacci con persone che abbiano una dipendenza. Quest’ultimo concetto ha una portata molto ampia, con esso infatti non ci si riferisce soltanto alla tossicodipendenza o alla dipendenza dall’alcol, ma anche alle cosiddette “nuove dipendenze”: il gioco d’azzardo patologico o le dipendenze tecnologiche ne sono degli esempi. In questo articolo analizzeremo il ruolo che l’assistente sociale svolge presso l’ufficio della Prefettura del Nucleo Operativo Tossicodipendenza (NOT).

<<L’assistente sociale è chiamato ad instaurare una relazione di fiducia e ad assumere un atteggiamento non giudicante>>

Azioni preventive e di recupero

Le attività svolte dall’ufficio del Nucleo Operativo Tossicodipendenza perseguono gli scopi prefissati dalla legge 162 del 26/06/90, approvata dal T.U. D.P.R. 309/90, con azioni di prevenzione, riabilitazione e recupero. Nello specifico, si mira a:

·         prevenire l’utilizzo di sostanze stupefacenti per coloro che non sono assuntori;

·         ridurne l’uso per i consumatori abituali;

·         favorire il recupero di questi ultimi;

·         sanzionare la condotta illecita.

Il Nucleo Operativo Tossicodipendenza, inoltre, ha i seguenti compiti:

·         coordina i SerT della Provincia con un Protocollo d'intesa;

·         partecipa con la Regione all'approvazione di progetti finalizzati alla prevenzione delle tossicodipendenze;

·         partecipa alla promozione e al coordinamento, a livello provinciale, delle iniziative di educazione e di prevenzione1.

Se durante un’ispezione le forze dell’ordine si ritrovano dunque ad avere a che fare con una persona che detiene una limitata quantità di sostanze stupefacenti, aprirà nei suoi confronti un procedimento di tipo amministrativo e verrà, di conseguenza, segnalato al NOT. Lo stesso provvederà poi a convocarlo in Prefettura per un colloquio.

 Come ci si comporta durante il colloquio?

In tale ambito, uno dei principali strumenti utilizzati dal Servizio Sociale è infatti il colloquio, con interessanti peculiarità. Quest’ultimo deve essere connotato da un carattere informativo: gli operatori sono innanzitutto chiamati a comunicare alla persona segnalata quanto prevede la normativa relativa al tema della tossicodipendenza; il colloquio deve poi generare una riflessione in colui che fa uso delle suddette sostanze, ciò anche per comprendere se alla base di questa scelta vi sia o meno un disagio o una problematica di diversa natura. Anche in questo caso, l’assistente sociale è chiamato ad instaurare una relazione di fiducia e ad assumere un atteggiamento non giudicante: questo per non influenzare l’esito e la funzionalità del colloquio.

Gli esiti

A seguito del colloquio, il procedimento amministrativo si conclude con un decreto del Prefetto che può disporre, se si tratta di una prima segnalazione e della detenzione di sostanze leggere, un invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti; in alternativa, disporrà l'applicazione delle sanzioni amministrative quali: la sospensione, fino a dodici mesi, della patente, della carta d'identità valida ai fini dell'espatrio, del passaporto e del porto d'armi. La persona interessata, in quest’ultimo caso, sarà segnalata al SerT della città di residenza o del domicilio che, successivamente, provvederà a contattarlo per invitarlo a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo. Se quest’ultimo viene concluso in modo positivo, il Prefetto provvederà alla revoca della sanzione applicata.

Il supporto dei professionisti

È bene comprendere che il soggetto dipendente versa in una condizione che può essere modificata grazie al sostengo e al supporto dei professionisti. In particolare, l’analisi del ruolo dell’assistente sociale nel Nucleo Operativo Tossicodipendenza, esplica con chiarezza quanto il suo intervento sia essenziale al fine di supportare e sostenere la persona verso una maggiore consapevolezza del proprio essere e delle proprie capacità e, di conseguenza, verso l’aumento della motivazione che lo condurrà poi ad un cambiamento concreto.

 

Sitografia

http://www.prefettura.it/parma/contenuti/Nucleo_operativo_tossicodipendenze-11540.htm

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