Inclusione scolastica degli studenti con disabilità: informazioni di base per iniziare ad orientarsi

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Inclusione scolastica degli studenti con disabilità: informazioni di base per iniziare ad orientarsi

Favorire un contesto scolastico inclusivo. Gruppi di lavoro Handicap. Assistente Sociale e disabilità.

Scuola inclusiva

La scuola deve necessariamente avere tutte le caratteristiche per favorire e incoraggiare una serena e corretta formazione di ciascuno degli alunni. Non è un contesto neutro: ogni bambino, ogni ragazzo porta con sé le proprie specificità, i propri punti di forza e debolezza, i propri vissuti.

Qualsiasi intervento o progetto non può prescindere da queste peculiarità. L’inclusione riguarda dunque tutti gli alunni ma, in particolar modo, gli studenti con disabilità. Quali sono gli strumenti di base previsti dal nostro sistema di welfare? 

«È un momento in cui la rete (sia primaria che secondaria) si attiva, si intreccia al fine di garantire il miglioramento dell’esperienza scolastica dello studente con disabilità»

GLHI: gruppo di lavoro handicap d’istituto

I gruppi di lavoro handicap sono previsti dalla legge 104/1992 (Legge quadro per l’assistenza, integrazione sociale e diritti delle persone handicappate). I GLHI sono gruppi di studio e di lavoro, composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti[1] in cui vengono rappresentati tutti gli studenti con disabilità di una scuola. Il fine è la costituzione di un programma generale che possa favorire l’inclusione.

GLHO: gruppo di lavoro handicap operativo

I GLHO si soffermano sulle specifiche esigenze di ciascun alunno con disabilità in ogni classe dell’istituto scolastico. L’obiettivo è quello di delineare un programma concreto, costituito “ad hoc” per ogni studente.

È composto dal dirigente scolastico, docenti della classe con il supporto di un team di operatori esterni (psicologi, assistenti sociali, educatori etc). É un momento d’incontro fondamentale in cui la rete (sia primaria che secondaria) si attiva, si intreccia al fine di garantire il miglioramento dell’esperienza scolastica dello studente con disabilità. 

GLI: gruppo di lavoro per l’inclusione

Questi gruppi, di più recente costituzione[2], oltre a occuparsi degli alunni con disabilità certificata, hanno allargato il campo d'intervento: l'attenzione si focalizza verso tutti i bisogni educativi speciali (cd. BES). Fra le funzioni ricordiamo quella di elaborare un Piano Annuale per l’Inclusività al termine di ogni anno scolastico. 

Dall’integrazione all’inclusione

Nella legge 104 si parla di “integrazione delle persone handicappate". C’è stata, tuttavia, un'evoluzione su due fronti. L’ottica integrazionista (produrre cambiamenti sul singolo individuo, tralasciando l’ambiente esterno) è stata sostituita con la più corretta ottica inclusiva.

L'inclusione presuppone un’influenza reciproca tra l’individuo e l'ambiente esterno, punto di partenza dell'intervento sono le potenzialità e le abilità della persona. È necessario che il contesto scolastico sia inclusivo, aspetto ribadito anche da numerosi interventi legislativi[3]. 

...non “persona handicappata” ma “persona con disabilità”

La seconda evoluzione ha riguardato il termine “persone handicappate” poiché l'Italia, nel 2009, ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. La Convenzione ha introdotto una modifica del lessico: da “persona handicappata" a “persona con disabilità”, al fine di spostare l'accento dalle minorazioni alle abilità e alla completezza dell’individuo[4]. 

Qual è il contributo dell’Assistente Sociale?

L’assistente sociale partecipa attivamente ai GLH e GLI: attraverso il lavoro d’équipe e la collaborazione con famiglie e docenti, realizza concreti piani di intervento che pongono al centro il benessere dello studente. È fondamentale per poter attivare processi di cambiamento ed è il punto di riferimento soprattutto per la rete primaria, per le famiglie.


[1] Legge 104/1992, art. 15 comma 2.

[2] Circolare MIUR 8/2013.

[3] Decreto Legislativo 66/2017, Decreto Legislativo 96/2019.

[4] Campanini Annamaria, Gli ambiti di intervento del servizio sociale, Carocci Editore, Roma, 2016, p. 96.


Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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