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Gli Assistenti Sociali? Professionisti fondamentali per diritti e sviluppo.
Il ruolo dell’Assistente Sociale nel nuovo Codice Deontologico nella tutela dei diritti e dello sviluppo.
Perché gli Assistenti Sociali sono “fondamentali”?
Il preambolo del nuovo Codice Deontologico indica il ruolo fondamentale che gli Assistenti Sociali hanno nel campo dei diritti umani e dello sviluppo sociale. Gli Assistenti Sociali sono chiamati ad essere i garanti di questi valori assumendo i doveri e le responsabilità che ne conseguono.
«La professione dell’Assistente Sociale è fondamentale per garantire i diritti umani e lo sviluppo sociale»
Il primo principio del nuovo codice
Qual è la “prima cosa” di cui parla il nuovo codice deontologico dell’Assistente Sociale? Qual è il primo principio che afferma? Beh, per saperlo ci basta andare al “preambolo” e iniziare a leggere. Ecco le prime parole che incontriamo: «La professione dell’Assistente Sociale è fondamentale per garantire i diritti umani e lo sviluppo sociale».
L’utilizzo dell’aggettivo “fondamentale” ci invita ad avere la piena consapevolezza dell’importanza del ruolo al quale, come Assistenti Sociali, siamo chiamati. È “fondamentale”, ciò che costituisce la base su cui poggiarsi, il cardine a cui reggersi, il centro da cui partire.
Garanti delle persone e delle comunità
Per quale valore la nostra presenza è fondamentale? Di quale bene siamo chiamati ad essere fondamento? La risposta è contenuta nelle parole iniziali del Preambolo che abbiamo già citato sopra: la garanzia dei diritti umani e dello sviluppo sociale.
Detta in altre parole, siamo chiamati ad essere i garanti della dignità e del benessere delle persone e delle comunità. Compito affascinante e, al contempo, assai arduo. Compito a supporto del quale – ci dice il Preambolo – intervengono le norme attraverso le quali la nostra professione «è normata dallo Stato».
Tutelare la professione
Di fronte ad un compito così alto, il nuovo Codice sottolinea che, come Assistenti Sociali, occorre essere consapevoli di quanto la professione stessa sia «una risorsa da tutelare» il che implica precisi «doveri e responsabilità» e chiede di impegnarsi a «realizzare e a tutelare i valori e gli interessi generali, comprendendo e traducendo le esigenze della persona, dei gruppi sociali e delle comunità».
Assistente sociale, presidente nazionale della Federazione Progetto Famiglia, Docente di Principi e Fondamenti del Servizio Sociale presso le Università “Federico II” di Napoli e “Aldo Moro” di Bari, Docente di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale presso le Università della Calabria e dell’Aquila.
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