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Intelligenza Artificiale e Umanità Aumentata: etica e tecnologia a confronto
Tecnologia, relazioni sociali e inclusione: il giusto compromesso in una nuova era digitale. La tutela delle persona nell'innovazione e nel progresso.
Dilemmi etici, morali e sociali
Il tema dell’Intelligenza Artificiale è articolato e complesso. Negli ultimi anni si è posta l’attenzione su alcuni interrogativi circa l’eticità della stessa. È stato dato vita ad un ampio dibattito in cui sono stati valutati i pro e i contro del maggiore utilizzo della tecnologia nella vita quotidiana, ed è proprio da quest'ampia diffusione - e in vista di un incremento futuro - che nasce la necessità di valutare preventivamente l’impatto sociale, chiedendoci se possa esservi il rischio di alimentare divari e discriminazioni o, di converso, portare a innovazione e progresso.
<<L'utilizzo di strumenti tecnologici può aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone ma è necessario non sostituirli alle interazioni sociali reali>>
Cosa si intende con "Intelligenza Artificiale"?
L’Intelligenza Artificiale (IA) è una disciplina che nasce negli anni cinquanta, con l’introduzione dei computer, in un periodo in cui la tecnologia non era particolarmente diffusa nel quotidiano. Uno dei primi ad introdurre il termine come sotto-disciplina dell’informatica è stato John McCarthey, il quale ha definito l’IA come «la scienza di creare e ingegnerizzare macchine intelligenti, correlata alla capacità di utilizzare i computer per comprendere l’intelligenza umana1».Il nostro interesse sul tema ha la necessità di porre l’attenzione sulle questioni etiche, morali e sociali che nascono dal suo frequente utilizzo, soffermandosi anche sul concetto di umanità aumentata e sull’utilizzo dei Care-Robot.
Umanità aumentata, il giusto connubio
L'espressione “Umanità aumentata” fa riferimento al connubio tra tecnologia, solidarietà e cura. Gli studiosi, negli ultimi anni, hanno posto degli interrogativi circa l’eventualità di una comunicazione sensibile tra uomo e macchina. Basti pensare ai Care Robot, ovvero macchine in grado di fornire cura e assistenza a persone con disabilità o anziani.È opportuno ricordare che l’utilizzo di strumenti tecnologici può nettamente aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone ma è necessario non sostituirli alle interazioni sociali reali, fondamentali per evitare la solitudine. Quale può essere l'impatto sociale? L’Intelligenza Artificiale può semplificare la vita quotidiana ma, allo stesso tempo, può avere grande influenza su di essa, per cui è necessario analizzare i vari pro e contro e le relative questioni etiche. Per far ciò, si è posta l’attenzione su ciò che è emerso dalle analisi realizzate dal Dott. Luciano Floridi, professore di filosofia ed etica presso l’Oxford Internet Institute e di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Bologna. Dal suo libro emerge una grande consapevolezza delle conseguenze discriminatorie dell’impiego dell’IA. Quest’ultima, infatti, può sia ridurre che ampliare le discriminazioni preesistenti all’interno della società: sarebbe un bene perseguire il “bene sociale”migliorandone le azioni e gli aspetti positivi, così da poter diminuire le conseguenze negativa. L’intelligenza artificiale, infatti, ha senza dubbio la capacità di migliorare la realizzazione di attività quotidiane, soprattutto quelle ripetitive e di routine, in quanto hanno meno cali di produttività. Tuttavia è da evitare il rischio che le macchine vadano progressivamente a sostituire gli uomini. L’intelligenza artificiale, inoltre, può aumentare il rischio di discriminazioni: ciò è dovuto dai costi elevati che non consentono a tutti di poterne usufruire. Tra l'altro, queste macchine mancano d'empatia, anche se utili per fornire assistenza e cura.
Prospettive future: azioni preventive
In una prospettiva futura è necessario porre in essere un intervento sia nazionale che internazionale, con l’obiettivo di realizzare delle linee guida in grado di contrastare i problemi etici e le discriminazione che possono derivare dall’utilizzo sempre maggiore della tecnologia. È fondamentale dare il via ad un dibattito etico sul tema, così da individuare - tempestivamente e preventivamente - i fattori di rischio.
Note:
1 John McCarthy, "What is artificial intelligence?", Computer Science Department - Stanford University, November 24, 2004;
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