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Guida rapida al Nuovo Codice Deontologico dell'Assistente Sociale
Internet e social network; il ruolo politico e ambientale; l’esercizio autonomo della professione, le consulenze, i dilemmi morali dell'Assistente Sociale.
Cosa cambia con il Nuovo Codice?
Il Cnoas (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali) ha approvato il Nuovo Codice Deontologico. Numerosi i cambiamenti, dalle indicazioni relative all’uso del web all’esplicitazione del ruolo politico e ambientale degli Assistenti Sociali, dalla regolamentazione deontologica del lavoro autonomo e consulenziale alle indicazioni per affrontare i dilemmi etici.
«Rilanciare la professione in un mondo in rapido e tumultuoso cambiamento»
Le date del Nuovo Codice
Roma, 21 febbraio 2020: il Cnoas approva il Nuovo Codice Deontologico della professione (scarica il Nuovo Codice - 219.7 kB), che entrerà in vigore il 1° giugno 2020. In molti lo attendevamo da tempo, per rilanciare la nostra professione in un mondo in rapido e tumultuoso cambiamento.
Ci sono voluti due anni di intenso lavoro, che hanno visto coinvolti la Commissione Etica del Cnoas, l’Osservatorio Deontologico, il Consiglio Nazionale, i Consigli Regionali, le rappresentanze della professione e tanti assistenti sociali.
Obiettivi del Nuovo Codice
Gli obiettivi di questa importante revisione li ha indicati il comunicato stampa con cui il Cnoas ha dato la notizia dell’avvenuta approvazione: «quello che abbiamo approvato è il frutto di un lavoro plurale, che cerca un contatto forte con la realtà operativa e che ci proietta nel prossimo decennio».[1]
Social Network, Ruolo Politico, Dilemmi Etici…
Ma quali sono le novità? Ad un primo rapido sguardo possiamo innanzitutto osservare che il nuovo Codice è più lungo. Ottantasei articoli, rispetto ai sessantanove precedenti, distribuiti in nove titoli, anziché sette.
citazione del ruolo politico della professione e della sua partecipazione alla produzione di modelli di sviluppo sociale e ambientale; (ruolo politico)
la presenza di un intero titolo dedicato a precisare le responsabilità generali degli assistenti sociali;
l’inserimento di indicazioni relative alle modalità per individuare e affrontare i dilemmi etici;
l’introduzione di norme deontologiche relative alla supervisione didattica nei confronti dei tirocinanti;
l’ulteriore precisazione del rapporto degli assistenti sociali con l’Ordine Professionale.
Libera professione e consulenze
Un intero titolo è dedicato dal Nuovo Codice Deontologico all’approfondimento dei diversi ambiti di esercizio della professione:
in regime subordinato;
in ruoli dirigenziali;
in regime di libera professione o in società;
nel ruolo di consulenti d’ufficio o di parte.
Queste e varie altre le novità presenti nel nuovo Codice Deontologico che ci chiede sempre più, come Assistenti Sociali, di essere all’altezza del ruolo che le Istituzioni e la società ci chiedono: «garantire i diritti umani e lo sviluppo sociale».[2]
Assistente sociale, presidente nazionale della Federazione Progetto Famiglia, Docente di Principi e Fondamenti del Servizio Sociale presso le Università “Federico II” di Napoli e “Aldo Moro” di Bari, Docente di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale presso le Università della Calabria e dell’Aquila.
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