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Adozioni speciali: tutela dei legami e continuità affettiva, il ponte tra passato e futuro. I presupposti per la sua applicazione.
Le diverse forme di adozione
A partire dalla definizione di adozione - intesa come istituto giuridico attraverso il quale viene a formarsi, consensualmente, una filiazione civile mediante la quale il bambino entra a tutti gli effetti a far parte giuridicamente della famiglia adottiva - possiamo individuare diverse sue forme, tra cui:
- adozione "piena": essa ha come presupposto principale lo stato di abbandono del minore. Il rapporto con la famiglia di origine si interrompe totalmente e il bambino o ragazzo diviene figlio legittimo della famiglia adottiva;
- adozione “speciale” o “in casi particolari”: con l'applicazione di quest'istituto il minorenne non interrompe i rapporti con la sua famiglia d'origine. L’obiettivo, infatti, è quello di accostare la famiglia adottiva ad essa. La famiglia adottiva, dunque, si farà carico della crescita personale del bambino mantenendo, però, un rapporto con il nucleo di origine.
La differenza sostanziale tra le due tipologie risiede sostanzialmente nel mantenimento del rapporto con la famiglia d'origine.
La separazione precoce dalla figura di cura rappresenta un evento traumatico che ha importanti ripercussioni sulla vita dell'individuo
Quando si ricorre alle adozioni speciali?
L’adozione speciale, o in casi particolari, viene disciplinata dagli articoli 44 e successivi della Legge 184 del 1983, che tratta nel dettaglio l’istituto dell’adozione. Tale istituto può essere attuato quando si verificano i seguenti casi:
- il minore è orfano di padre e di madre e l’adottante o è suo parente fino al VI grado o ha un rapporto affettivo stabile preesistente alla scomparsa dei genitori;
- l’adottante è il coniuge della madre o del padre del bambino;
- quando quest'ultimo è orfano ed è in condizione di disabilità;
- quando vi è l’impossibilità di attuare un affidamento pre-adottivo.
L'attuazione della normativa in materia di adozione in casi particolari sta ponendo spesso questioni connesse al tema dell'adozione da parte di coppie composte da persone del medesimo sesso. Al pari di altri temi "sensibili", si tratta di un aspetto molto delicato che qui non abbiamo lo spazio per affrontare. Si rinvia ad un approfondimento ad hoc, che raccolga la voce di vari esperti.
L'importanza dei legami...
È risaputo che uno dei bisogni fondamentali e primari del bambino è quello di instaurare legami nutrienti che possano supportarlo e sostenerlo durante il percorso di crescita; essere affiancato da care givers che lo accompagneranno durante il prosieguo del suo cammino e che, inevitabilmente, non solo ne influenzeranno l'andamento ma influiranno anche sullo stile di attaccamento dello stesso.
Tanti sono gli studiosi che si son soffermati sul rapporto genitore (o altro tutore di cura)-figlio, basti pensare a Bowlby e alla teoria dell’attaccamento, a Konrad Lorenz e allo studio sui piccoli delle oche, ad Harlow e ai cuccioli di scimmia. Tutto ciò a sottolineare che la separazione precoce dalla figura di cura rappresenta un evento traumatico che ha importanti ripercussioni sulla vita dell'individuo.
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