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Profilo temporale individuale e progettazione di vita. Benefici, conseguenze e limiti delle tempistiche in ambito lavorativo.
Quanto è importante lo scorrere del tempo?
Quanto incide lo scorrere del "tempo" nella vita di ogni persona? Essendo una delle risorse fondamentali dell'uomo - seppur non percepito direttamente - ha delle importanti ripercussioni sulla qualità della vita, in quanto condiziona non solo le decisioni che man mano vengono prese ma anche l'intero assetto organizzativo del quotidiano.Ad oggi, dopo esser stato per un lungo periodo trascurato anche nell’ambito delle scienze sociali,questo tema è divenuto il protagonista di numerosi dibattiti1.
<<Le persone comuni mirano soltanto a passare il tempo. Chi ha un po' d’ingegno, a utilizzarlo>>
Il profilo temporale individuale
Secondo la Psicologia del Tempo, ideata da Philip Zimbardo e John Boyd, ciascuno di noi possiede un proprio profilo temporale, ovvero una particolare risposta nei confronti del tempo, dunque ognuno si orienta in modo diverso dall'altro. L’atteggiamento che abbiamo nei confronti del tempo opererebbe quindi in profondità , è inconsapevole, tuttavia è possibile acquisire degli strumenti grazie ai quali lo si impara a gestire2.
Il dibattito diventa più complesso se si pone l’attenzione sulla dimensione temporale della gestione del lavoro, in particolare nel lavoro sociale. Infatti, in quest'ultimo ambito, la capacità di gestione è davvero fondamentale.
La soluzione a tutto ciò? Una buona gestione del tempo! Essa, alla luce di quanto affermato, consentirebbe all’Assistente Sociale non solo di "smaltire" il carico eccessivo di lavoro cui spesso è sottoposto, ma anche di rispettare le tempistiche sia proprie che altrui, rendendo gli interventi efficaci ed efficienti.
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Bibliografia
[1]
G. Gasparini, Il tempo e il lavoro, Franco Angeli, 1990.
[2]
P. Zimbardo e J. Boyd , Il paradosso del tempo, Giunti Ediore, 2021.
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