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Circolarità tra Università e Servizi: co-costruire saperi
Tavoli di ricerca e didattica. Collaborazione tra professionisti e studenti. Ricerca sociologica, formazione e teatro sociale.
Ricerca e saperi
Tra il 2018 e il 2019, nell’ambito del progetto intitolato Pratiche sociali professionali nei servizi sul territorio: esplicitare i saperi(responsabile scientifico Tiziana Tarsia), vengono costituiti quattro Tavoli di ricerca e didattica partecipata e situata e un Tavolo sui saperi professionali.
«La finalità è quella di costruire conoscenza a partire dalla partecipazione»
Il progetto in dettaglio
I “tavoli” sono gruppi misti che hanno una doppia valenza: da un lato, sono spazi in cui è possibile riflettere su come si costruisce il sapere nei servizi sociali e, dall’altra, sono incubatori di conoscenza in cui si sperimentano strumenti e metodi di lavoro partecipativi e collaborativi con l’intento di esplicitare i saperi latenti e concettualizzarne di altri e diversi. Sia nell’uno che nell’altro caso si intende costruire “teorie”.
Il Tavolo sui saperi professionali è formato esclusivamente da professionisti (assistenti sociali e psicologi) che operano in settori diversi: tossicodipendenze, salute mentale, disabilità, servizio sociale territoriale in senso ampio. Gli altri quattro tavoli hanno una composizione più eterogenea: ne fanno parte operatori sociali (assistenti sociali, mediatori, avvocati, coordinatori, psicologi, educatori e altri ancora), studiosi, studenti e persone accolte nei servizi.
Questi gruppi si riuniscono presso il dipartimento Cospecs dell’Università di Messina e stanno diventando sempre più dei laboratori in cui, da prospettive differenti, si ragiona sul processo di aiuto. Sono spazi di contaminazione tra diversi saperi, dove i punti di vista e le singole esperienze vengono ascoltate ma anche rielaborate e codificate in conoscenze più astratte che possono essere esternalizzate e condivise con il territorio e le organizzazioni.
Il tutoraggio degli studenti nella formazione universitaria
A questo percorso di partecipazione e attivazione dei singoli attori sociali si è affiancato il progetto nazionale Serviziosociale. POT (anno 2017/2018), un progetto di orientamento e tutorato coordinato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II. Nonostante la pandemia, il progetto è andato avanti con la collaborazione tra la comunità professionale degli assistenti sociali, i tutors junior (studenti iscritti alla LM87/88) e i docenti.
Sono stati sperimentati strumenti, metodi e laboratori con un grande investimento di energie nel supporto e nella motivazione degli studenti iscritti al corso di studi in Scienze del Servizio sociale che ne hanno fatto richiesta. È stato, inoltre, uno spazio di formazione e di scambio anche con altri corsi partner del progetto: i tutor ad esempio hanno seguito una formazione condivisa con altri tutor dell’Università di Catania e dell’Università della Calabria.
I due progetti indipendenti tra di loro hanno in comune una idea di formazione universitaria fondata sulla partecipazione attiva degli studenti, dei professionisti e dei servizi, sul loro coinvolgimento diretto dell’analisi delle pratiche sociali che si esperiscono nelle organizzazioni e sulla possibilità di co-costruire una conoscenza che restituisca la complessità che è propria dei Servizi sociali.
Un seminario di approfondimento
Mercoledì 1 dicembre dalle 16:00 alle 18:30 nell’Aula magna del dipartimento Cospecs si terrà un seminario sul tema Formazione universitaria, ricerca sul campo e servizi sociali. L’incontro è rivolto a studenti, operatori sociali, volontari e studiosi e rientra nelle azioni finali del progetto Serviziosociale.POT (2017-2018).
Nelle relazioni del pomeriggio verranno presentate alcune esperienze che coniugano la ricerca sociologica, il teatro sociale e la formazione universitaria. La finalità è quella di costruire conoscenza a partire dalla partecipazione di tutti coloro che sono interessati a confrontarsi ed elaborare insieme un sapere che può essere poi restituito al territorio in termini di nuove informazioni e dati, diverse competenze e altre reti.
Dopo una prima parte in cui ci si soffermerà sul rapporto tra la ricerca e la formazione di coloro che saranno futuri professionisti (assistenti sociali, educatori e altri ancora) verranno presentate alcune esperienze di ricerca/formazione nell’ambito dell’accoglienza delle persone migranti e delle tossicodipendenze. Si parlerà dell’attività dei tavoli di didattica e ricerca partecipata e situata ma anche di altre realtà presenti sul territorio nazionale. Lo sguardo che sottenderà a tutto il seminario sarà quello dell’uso del teatro sociale come strumento di formazione e di ricerca sul campo.
Il seminario ha il patrocinio dell’Associazione Italiana di Sociologia ed è organizzato con la collaborazione del Tavolo sui saperi professionali, del Tavolo di didattica e ricerca partecipata e situata sull’accoglienza delle persone migranti, del Centro permanente di ricerca e sperimentazione teatrale sui metodi di Boal e Freire animato dalla cooperativa Giolli di Parma.
La locandina contiene le informazioni necessarie per iscriversi.
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