Favorire relazioni nei contesti di prossimità: chi sono i pulse-taker?

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Favorire relazioni nei contesti di prossimità: chi sono i pulse-taker?

Tessitori di relazioni: caratteristiche personali, obiettivi e modalità di intervento.

L’importanza delle relazioni 

I pulse-taker sono professionisti o membri della comunità che, attraverso la predisposizione di un percorso intenzionale o in maniera spontanea, favoriscono buone relazioni nei contesti in cui le persone si incontrano abitualmente, allo scopo di portare un aumento del benessere all’interno della società. 

«Ciò che produce benessere è lo stare vicini, insieme, il condividere i medesimi spazi…» 

Profilo dei pulse-taker 

Empatia, propensione relazionale, buona attitudine all’iniziativa, capacità di aiutare gli altri e comprenderne i bisogni, sono le principali caratteristiche che delineano il profilo di un pulse-taker. 

Quest’ultimo viene anche definito “persona perno” per la sua capacità di entrare in contatto con i membri marginali delle reti sociali in cui opera, coinvolgerli e metterli in relazione con gli altri. I pulse-taker possono essere distinti in formali e informali. 

Chi sono i pulse-taker formali? 

I pulse-taker formali sono coloro che esercitano una professione che ha l’obiettivo di creare e intensificare relazioni e lo fanno sulla base di una specifica competenza e metodologia. Questi possono essere assistenti sociali, psicologi di comunità, pedagogisti di comunità, etc. 

Tra gli operatori formali troviamo anche quei soggetti che ricoprono altri ruoli professionali all’interno della società e svolgono le loro funzioni “in modo relazionale”: non si limitano, perciò, soltanto a svolgere correttamente compiti legati alla loro professione, ma prestano anche attenzione alle relazioni che vi sono tra le persone a cui si rivolgono. Sono persone che abbiamo incontrato tutti almeno una volta nella vita, come medici, parroci, insegnanti, etc. Così una ragazza racconta di sua insegnante delle superiori: «La professoressa si è impegnata nel creare e mantenere una certa coesione, risolvendo i non pochi conflitti che sorgevano e includendo coloro che erano emarginati dal “gruppo”. […] La disposizione di noi alunni era organizzata secondo precisi parametri: al nostro fianco dovevano esserci le persone con le quali si avevano meno rapporti». 

… E gli informali? 

I pulse-taker informali, detti anche natural aggregator, sono quelle persone che, pur non  svolgendo specifici ruoli nella comunità, per propria indole riescono a favorire lo sviluppo delle relazioni nei contesti che frequentano. Possono essere parenti, amici, vicini di casa, etc: «Mia zia ogni sera riunisce le donne anziane del paese per ascoltare musica d‘altri tempi e per raccontare storie […] Organizza feste di quartiere durante le quali le donne del paese cucinano e offrono gratis una specialità gastronomica locale». 

Valorizzazione e attivazione delle relazioni 

Il ruolo svolto dai pulse-taker in un contesto comunitario è quindi quello di: 

  • Valorizzare le relazioni già esistenti, sia da un punto di vista quantitativo, aumentando la frequenza degli incontri tra coloro che si conoscono, sia da un punto di vista qualitativo, risolvendo eventuali conflitti, intensificando fiducia, stima e reciprocità tra le persone; 
  • Attivare nuove relazioni «contribuendo ad ampliare la percentuale di coloro che si conoscono rispetto a quella di coloro che non si conoscono ». (Giordano Marco, Nuovi Cortili, Editrice Punto Famiglia, Angri (SA), 2019, p. 86) 

Assistenti sociali e promozione degli incontri  

L’attenzione dei pulse-taker deve essere rivolta in particolare ai contesti di prossimità, cioè a quei luoghi in cui le persone fanno esperienza di vicinanza; è proprio in presenza di un contesto favorente che si instaurano delle relazioni amicali. Bisognerà, quindi, favorire delle occasioni di incontro e conoscenza in cui le persone possano, in maniera libera e spontanea, stringere legami significativi e autentici. Particolare impegno in questo dovranno porlo gli assistenti sociali, poiché essi, come accennato sopra, rientrano in quel tipo di persone che sono chiamate per la loro stessa professione ad essere pulse-taker. 

 

Cristina Esposito, Claudia Esposito 

 


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