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L’istituto dell’affidamento familiare viene proposto e pensato al fine di dare sostegno alla persona, di provvedere alla cura dei suoi legami e favorire cambiamenti positivi. A tal proposito, infatti, esso propone di creare un luogo confortevole all’interno del quale il minore può vivere serenamente e, per questo motivo, è previsto finda subito un iter preliminare volto alla preparazione e alla formazione dei soggetti coinvolti.
Favorire la crescita del bambino è fondamentale, pertanto è importante stimolare l'interazione fra il suo mondo e quello dei suoi genitori:per una “sana” crescita vi è bisogno di un'armonica cooperazione tra gli adulti.
<<La famiglia è culla della vita e scuola di accoglienza e di amore>>
Formazione e promozione
Quando una famiglia decide di aprirsi all’affido familiare, è consapevole di dover intraprendere anche un percorso formativo. La Leggen° 149 del 2001 afferma: «Lo Stato, le regioni e gli enti locali […] promuovono incontri di formazione e preparazione per le famiglie e le persone che intendono avere in affidamento2».
A livello territoriale vengono organizzate - con la partecipazione degli Enti locali, reti ed associazioni - delle attività formative. Lo scopo di questi incontri è quello di maturare tutte le consapevolezze che possano spronare le persone ad aprirsi nei confronti di quest’istituto. In tal modo, si spera di alimentare nel genitore un maggior grado di auto-riflessività che gli permetta di rendere sempre più nitide le motivazioni che lo spingono ad intraprendere un percorso di affidamento. Il nucleo che si propone deve considerare anche l'eventualità di dover  mettere in discussione il proprio sistema divalori.
Un esempio concreto di promozione può essere quello di presentare aqueste persone “un modello di famiglia affidataria”, dunque un esempio concreto attraverso il quale queste possano conoscere l'affido e tutto ciò che comporta nel quotidiano.
Qual è il ruolo degli operatori?
La figura degli operatori sociali riveste un’importanza notevole. Il loro contributo è fondamentale non solo nella fase preparatoria, bensì nell’intero corso dell’affidamento. Essi lavorano per donare supporto, ascolto e sostegno sia ai nuclei in difficoltà , che alle famiglie affidatarie. Non solo, essi provvedono anche ad aumentare sempre più le loro consapevolezze e ad aiutarli nella gestione dell’evoluzione degli eventi.
In particolare, per ciò che concerne il minore e la famiglia d'origine, il compito dei professionisti sarà quello di renderli consapevoli della situazione in cui si trovano per far sì che essi possano partecipare in maniera attiva allasotto scrizione del progetto di affido - previa valutazione globale e approfondita dell’intero ambiente sociale-; progetto che, periodicamente, sarà poi seguito, visionato e valutato.
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Note
1 Tavolo Nazionale Affido, "Convenzione Internazionale dei diritti del fanciullo", New York,20 Novembre, 1989.
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