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Cooperazione e co-progettazione: lo sviluppo di un sistema di reti volto al supporto e al sostegno dei nuclei familiari in difficoltà.
Cooperazione e Co-progettazione
Ogni realtà sociale necessita della presenza di reti che vadano ad affiancare e a sostenere l'operato sia degli Enti che del Servizio Sociale territoriale, ovvero di un sistema di rete integrato che vada a tutelare il lavoro svolto da questi ultimi nei confronti di ogni bambino in difficoltà1- e, di conseguenza, del suoambiente.
Il lavoro di rete, nel Servizio Sociale, permette - tra le tante cose - non solo la creazione e il consolidamento dei legami affettivi, ma anche la creazione di diverse connessioni tra le risorse formali e informali al fine di promuovere il benessere della persona e del relativo contesto in cui essa è inserita.
Un intervento innovativo che include e contempla la cooperazione e la co-progettazione tra gli Enti, finalizzato al supporto familiare e al potenziamento della rete relazionale, è quello dell'affiancamento familiare.
<<La famiglia [...] è il luogo dove si impara ad amare [...]. È fatta di volti, di persone che dialogano e difendono la vita, soprattutto quella più debole>>
Di cosa si tratta, nel concreto?
L'affiancamento familiare è stato sviluppato per poter sostenere quei nuclei familiari che vivono difficoltà temporanee che vanno a ripercuotersi nella vita quotidiana di ognuno dei componenti e che, inevitabilmente, influenzano negativamente la crescita dei bambini coinvolti. Il carattere preventivo dell'intervento consente loro di potenziare le risorse presenti e di poter ripristinare un ambiente sereno.
Nello specifico, grazie ad esso, viene individuata una famiglia affiancante che, per un determinato periodo, si attiverà per supportare un altro nucleo e favorirne l'autonomia. L'obiettivo è quello di creare relazioni basate sulla fiducia, sul rispetto e sulla reciprocità - i benefici, infatti, sono per entrambe le famiglie coinvolte - in modo da incentivare in ognuno di essi un processo di crescita, d'empowerment. Durante questo percorso, le famiglie s'incontrano, condividono esperienze e momenti, si supportano nella gestione quotidiana dei bambini e nell'organizzazione delle cose da fare. Ampio spazio è lasciato al confronto, all'ascolto e al dialogo.
L’affiancamento familiare risulta efficace rispetto a problematiche comuni legate, ad esempio, a fragilità educative o problematiche di salute, che possono diventare critiche in situazioni di isolamento e marginalità sociale 3.
L'operato di un'équipe multidisciplinare
Il Servizio Sociale ha il compito di individuare nuclei che forniscono la loro disponibilità ad intraprendere questo percorso, di abbinare gli stessi - in base alle loro caratteristiche- a determinate famiglie in difficoltà e, successivamente, di seguire e valutare in itinere lo sviluppo ditale processo. Essi si occupano, preventivamente, anche della preparazione di un percorso formativo sia per le famiglie affiancanti che per i rispettivi tutor; percorso formativo a cui seguirà un "patto educativo" contenente gli obiettivi, le modalità operative e la durata dell'affiancamento.
Da quanto accennato in precedenza, s'evince che nel progetto è previstala presenza di un tutor che si occupa di supportare la relazione tra le famiglie e di monitorare e supervisionare il loro evolversi. Bisogna considerare, dunque, che la relazione è inserita in un quadro molto più ampio, coordinato e supervisionato da un'équipe multidisciplinare.
2 Maria Mirabella, "Il lavoro di rete nel Servizio Sociale", in "Assistente Sociale nel mondo, Novembre 2015;
3 G. Barioni, R. Maurizio, N.Perotto e G. Salvadori, dal saggio "L'affiancamento familiare: una lettura degli esiti in una prospettiva relazionale", contenuto nel volume "Famiglia e povertà relazionale. Multidimensionalità del fenomeno e buone pratiche innovative", a cura di D. Bramanti e D.Carrà, Vita e Pensiero, Milano 2021, pp. 173 -195
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