L’affido familiare in ottemperanza al diritto alla famiglia (parte II)

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L’affido familiare in ottemperanza al diritto alla famiglia (parte II)

Servizio sociale e affidamento, punto di partenza per nuclei in difficoltà. L’esigenza del minore di poter crescere in famiglia.

Quali sono i requisiti degli affidatari?  

Gli assistenti sociali individuano i potenziali affidatari solo dopo aver valutato se questi siano in possesso di vari requisiti, richiesti sia dalla Legge che dalla situazione presa in carico. Attraverso una serie di colloqui e di visite domiciliari, verranno valutati molteplici aspetti da tenere in considerazione come, ad esempio, l’età; la personalità e le motivazioni dei soggetti; la disponibilità economica e dello spazio necessario per poter accogliere un’altra persona nella propria abitazione o, ancora, l’idoneità nel sapersi prendere cura, in toto, del minore. 

A differenza dell’adozione, è importante, per gli affidatari, mantenere viva la consapevolezza che il minore dovrà, per il suo bene, continuare ad avere rapporti e contatti con la famiglia d’origine. Periodici, infatti, potrebbero essere gli appuntamenti previsti nel programma stilato dall’Assistente sociale affinché questi possano incontrarsi.  

Oltre tutto, così come per gli Assistenti sociali esiste il Segreto Professionale, anche per gli affidatari vi è l’obbligo di garantire la massima riservatezza circa la situazione dell’affidato.  

Terminato il periodo di “conoscenza” tra il Servizio Sociale locale e gli affidatari, questi ultimi verranno inseriti in un’apposita banca dati fino a quando non saranno contattati per l’avvio di un percorso di affidamento.  

«Si tratta di progetto innovativo che [...] offre nuovi orizzonti a famiglie e minori alle prese con enormi difficoltà» 

“In Family Network”: la rete si “allarga” 

Ogni ambito territoriale dispone di una propria banca dati nella quale vengono inseriti tutti i potenziali affidatari; ma cosa succede quando, tra questi, non vi è nessuno che può accogliere minori portatori di problematiche complesse, talvolta psico-fisiche? Ebbene, in tali casi, la possibilità che questi bambini/ragazzi possano trascorrere la loro infanzia nelle comunità residenziali è elevata.  

Poter attingere ad una rete di affidatari sempre più ampia, non solo territoriale ma comprendente anche altre Regioni del Centro-Sud, consentirebbe all’Ente competente di poter individuare ulteriori ambienti familiari, integrativi a quelli di origine, cui poter affidare i minori: è proprio questo l’obiettivo che persegue il progetto sperimentale “In Family Network” avviato dal “Centro Studi – Progetto Famiglia”, il cui avvio avverrà nel mese di Giungo (Giungo 2021 - Maggio 2023). 

Ciò che propone di favorire il progetto è un contatto preliminare tra i Servizi Sociali competenti, che rilevano il bisogno di accoglienza familiare, e l’effettiva disponibilità “ad accogliere” dei potenziali affidatari. L’iniziativa permetterà un “pre-abbinamento” esplorativo per le parti chiamate in causa, ma non entrerà nel merito delle successive valutazioni riguardanti l’idoneità. 

Ciò che c’è da sapere! 

A partire dal 1 Giungo sarà attiva una piattaforma digitale presso il sito web del Centro Studi, alla quale si potrà accedere tramite l’inserimento di alcune credenziali.  

Il Soggetto Istituzionale titolare del percorso di accompagnamento e/o di tutela del minore inserirà, in essa, un breve profilo di quest’ultimo. Nello specifico, verranno indicati non solo i suoi bisogni e le sue caratteristiche, bensì anche le caratteristiche che dovrebbe avere la famiglia che potrebbe accoglierlo. Non saranno indicati nominativi, dati identificativi o qualsivoglia informazione che potrebbe comportare il riconoscimento del minore.  

Ogni qualvolta che un profilo verrà inserito nella piattaforma arriverà una notifica alle altre Istituzioni aderenti, in modo tale che queste possano visionare le nuove informazioni, rispondere e presentare una famiglia potenzialmente disponibile e in linea con le caratteristiche richieste.  

Si tratta, insomma, di progetto innovativo che non solo allarga i confini burocratici e territoriali, ma offre nuovi orizzonti a famiglie e minori alle prese con enormi difficoltà.  

...Ad Maiora Semper!

Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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