Gli Assistenti Sociali e il disegno infantile

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Gli Assistenti Sociali e il disegno infantile

Disegno infantile: strumento terapeutico, arteterapia. Mezzo di comunicazione: espressione di vissuto, stati d’animo. Assistente Sociale, disagio familiare, autorità giudiziaria minorile.

Comunicare stati d’animo e percezioni

Fin dall’antichità, il disegno rappresenta un potente mezzo di comunicazione ed espressività: attraverso di esso esprimiamo i nostri stati d’animo, raccontiamo il nostro vissuto. Nel bambino, il disegno comincia dal secondo anno di vita, oltre ad essere un’attività ludica, è anche una proiezione delle sue costruzioni mentali e della sua visione del mondo.

«Ricostruire eventi traumatici e di sofferenza al fine di promuovere il benessere del bambino»

Le fasi del disegno infantile

Il disegno infantile, durante la crescita, si sviluppa in quattro fasi:

  • Realismo fortuito: questa prima fase avviene intorno ai tre anni, è definito fortuito perché il bambino disegnando nota una certa somiglianza tra la sua rappresentazione grafica e la realtà. 
  • Realismo mancato: si sviluppa dai tre ai cinque anni, in questa fase il bambino incontra diverse difficoltà evolutive, in questo senso ha percezione della realtà ma non riesce a rappresentarla graficamente.
  • Realismo intellettuale: avviene tra i cinque e gli otto anni, è la fase in cui comincia a prendere forma ciò che il bambino intende rappresentare. La rappresentazione è legata alla conoscenza che il bambino ha di quell’oggetto.
  • Realismo visivo: dagli otto anni in poi si sviluppa la quarta ed ultima fase, in cui il bambino inizia a disegnare la realtà così come la vede. 

Il disegno come strumento terapeutico

Come abbiamo detto, il disegno è utilizzato come mezzo di comunicazione tra adulto e bambino e permette di esternare gli stati d’animo.

Il disegno è anche considerato uno strumento terapeutico; attraverso il quale l’operatore sociale può rintracciare se nella vita del bambino sono presenti situazioni di disagio, violenza, paura. 
Arte terapia

Quando si parla del disegno come strumento terapeutico si fa riferimento in particolare all’arte-terapia: È una metodologia per grandi e piccini che utilizza l’arte visiva come la danza, il teatro, la musica a scopo educativo, riabilitativo e terapeutico. 

L’arte terapeuta, attraverso il gioco, aiuta al bambino a ricostruire eventi traumatici e di sofferenza al fine di promuovere il benessere della persona o del bambino. 

Questa figura professionale collabora insieme con assistenti sociali per realizzare interventi adatti alla persona.

Qual è il ruolo degli assistenti sociale?

Quando dai disegni di un bambino e da altri segnali comportamentali, fisici, emotivi… emergesse in coloro che ne hanno cura (di consueto un insegnante) il sospetto che possa esservi un caso di maltrattamento minorile, sarà loro compito effettuare una segnalazione agli organi di protezione dell’infanzia (di regola i Servizi sociali territoriali). 

Questi, a seconda delle circostanze e dell’assetto organizzativo dei propri servizi di tutela minorile attiveranno percorsi di approfondimento della situazione e, ove ve ne ravvisasse la necessità, di messa in protezione del minorenne e di segnalazione della situazione all’autorità giudiziaria minorile. Seguirà l’intervento di presa in carico, secondo le modalità più opportune.


Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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