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Autodeterminazione: scegliere il nostro futuro orientati verso il benessere (parte II)
Impariamo l’autodeterminazione. Passività, autocompiacimento, rischio di fallimento. Capacità di fronteggiare la vita, trovare soluzioni e porsi aspettative realistiche.
La chiave per imparare l’autodeterminazione!
Vediamo insieme tutte le caratteristiche per imparare ad essere autodeteminati… sì imparare, perché il benessere e la serenità non sono altro che un viaggio che noi decidiamo di affrontare.
Profilo di una persona autodeterminata:
Avere fiducia in sé stessi
Essere consapevoli delle cose che ci piacciono
Riconoscere i nostri desideri e il modo in cui potremmo realizzarli
Pianificare
Non arrendersi di fronte ai fallimenti
Comunicare agli altri i propri bisogni
Saper scegliere ciò che davvero fa stare bene
Avere buone capacità di problem solving
«Il più sorprendente dei nostri viaggi è quello che facciamo in noi stessi!»
Subiamo ciò che accade?
Molto spesso ci illudiamo che le cose nella vita ci capitino e noi siamo agenti passivi che subiscono ciò che accade. In realtà, indipendentemente dagli eventi che affrontiamo, la nostra capacità di fronteggiarli e di rispondere ad essi contiene la soluzione.
Un atteggiamento orientato alla ricerca della soluzione invece dell’autocopiacimento ci porta a mettere in moto i nostri pensieri al fine di cercare delle soluzioni, fino a selezionare quella più giusta e che fa maggiormente al caso nostro.
Altro elemento fondamentale è quello di avere delle aspettative realistiche rispetto al futuro perché ci permette di orientarci verso sfide che possiamo accettare e quindi ridurre la possibilità di vivere sconfitte o delusioni. Se restiamo consapevoli di noi stessi e di quelle che sono le nostre caratteristiche, considerando sia i punti di forza che quelli di debolezza, molto probabilmente orienteremo i nostri passi verso una soluzione in linea con i nostri comportamenti e le nostre abilità e soprattutto una strada orientata al benessere personale.
Ovviamente, è necessario considerare che nelle nostre azioni e nei nostri comportamenti ci sarà sempre una percentuale di errore che a volte dipenderà da noi, altre volte da agenti esterni e quindi siamo esposti al rischio di fallimento. Il fallimento va considerato come “episodio” e mai come fine di un’esperienza, solo così pensando è probabile che ci riproveremo, magari con altre strategie o con un atteggiamento diverso, in ogni caso orientato alla vittoria.
Esercizio per voi!
Rileggi l’elenco del profilo della persona autodeterminata e prova a scrivere per ognuna delle caratteristiche citate un episodio in cui sei stato capace di avere quell’abilità e un episodio in cui non sei stato capace, es, “ho avuto fiducia in me stesso quando […] non ho avuto fiducia in me stesso quando […]”. Pensa a quando le cose ti sono andate meglio e quando invece è stato più difficile sia affrontare la situazione che riconquistare un atteggiamento positivo dopo. Ora prova a fare l’analisi di una situazione che devi affrontare: come la affronteresti utilizzando una buona capacità di autodeterminazione? Chiudi gli occhi ed immagina!
Bibliografia
Deci, E. L., & Ryan, R. M. (1985). Conceptualizations of intrinsic motivation and self-determination. In Intrinsic motivation and self-determination in human behavior (pp. 11-40). Springer, Boston, MA.
Deci, E. L., & Ryan, R. M. (2012). Self-determination theory.
Padesky, C. A., & Greenberger, D. (2017). Penso, dunque mi sento meglio: esercizi cognitivi per problemi di ansia, depressione, colpa, vergogna e rabbia. Edizioni Centro Studi Erickson.
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