Dispersione scolastica nelle Università italiane: possibilità di realizzare interventi futuri?

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Dispersione scolastica nelle Università italiane: possibilità di realizzare interventi futuri?

Università e condizione di disagio individuale, economico e sociale. Dati dell’Eurostat e interventi preventivi e consuntivi

Universitari e assistenti sociali

Il percorso universitario è influenzato in modo frequente dalle numerose difficoltà che lo studente può incontrare lungo il suo percorso di vita e che può non riuscire a gestire autonomamente essendo da poco entrato nella maggiore età. Ci riferiamo ai maggiorenni che pur portando con sé il desiderio di concludere il proprio percorso universitario si trovano in una condizione di disagio individuale, economico, sociale, che non gli permette di proseguire. In vista di tali difficoltà, l’assistente sociale tramite la costruzione di una rete multidisciplinare potrebbe intervenire con funzioni di sostegno e orientamento così da aiutare i “giovani adulti” ad uscire da tali difficoltà.  

«Il mondo giovanile è per noi una grande risorsa su cui investire e intervenire così da poter evitare la dispersione e dissipazione di risorse, intelligenza e potenzialità»

Cosa intendiamo con Dispersione Universitaria?

Il fenomeno della “Dispersione Universitaria” è particolarmente sottovalutato e complesso e consiste in quell’insieme di azioni che comportano la non scolarizzazione o l’abbandono dei servizi di istruzione da parte di coloro che hanno ormai raggiunto la maggiore età.

In vista proprio del compimento della maggiore età l’Università è una scelta libera e volontaria compiuta in piena autonomia dal ragazzo. Tuttavia i fattori ambientali, sociali, economici, individuali possono influire negativamente e condizionarne la scelta.

Dati preoccupanti?

Dai dati Eurostat sui livelli di istruzione del 2017 emerge, infatti, che l’Italia avrebbe il primato negativo rispetto alla media europea. I fattori che in genere portano all’interruzione o all’abbandono del percorso di studi sono molteplici:

·         difficoltà nell’apprendimento o nel credere nelle proprie abilità e competenze;

·         difficoltà nel portare a termine lo studio preparatorio pre-esame;

·         fattori individuali dello studente come il livello di competenze e di informazioni ricevute nella formazione precedente;

·         difficoltà nell’integrarsi nel sistema universitario e nel gestirsi autonomamente;

·         inefficacia spesso frequente dei servizi di informazione o di orientamento che risultano essere un tassello importante nel passaggio dalla scuola all’Università;

·         capacità di relazionarsi agli altri e riuscire a far rete o di prendere delle decisioni autonomamente.

·         difficoltà economiche connesse dunque alla necessità di lavorare.

Necessità di intervento?

In questo caso, in vista di una prospettiva futura, risulterebbe utile intervenire in due modi:

1.  Preventivo: così da fornire un valido orientamento agli studenti e le giuste informazioni per compiere una decisione libera e autonoma;

2.  Consuntivo: tramite un tracciamento degli studenti che risultano iscritti a determinati corsi di laurea ma in uno stato di inattività. In questo caso si può procedere con il chiedere loro – anche tramite la somministrazione di questionari online - quali sono state le cause del loro abbandono o quali difficoltà hanno riscontrato. Dopo un’attenta valutazione con altri professionisti e con il consenso dei giovani ragazzi si potrebbero realizzare dunque interventi personalizzati così da rispondere alle loro esigenze e superare assieme le difficoltà.

Fondamentale è stata ad esempio la realizzazione presso alcuni Atenei di sportelli di ascolto a cui lo studente può rivolgersi liberamente.

Un intervento futuro inoltre, che alcuni docenti si sono già impegnati autonomamente e volontariamente nell’attuare, è quello di tessere maggiormente una fitta rete di relazioni tra docenti, studenti, laureati, in modo tale da poter condividere le proprie esperienze sia esse positive che negative e trarne consigli e forza. 


Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)
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