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Multata per un abbraccio. Rivendicare o rassicurare?
Bisogni dei bambini e sguardo adultocentrico. Rassicurare, fare squadra, legittimare.
Quanto è importante un abbraccio?
Quanto serve un abbraccio ad un bambino? E se quell’abbraccio è l’abbraccio della sua mamma? E se il bambino quella mamma non la vede di persona da tanto tempo? La risposta può sembrare facile e immediata. Ma le cose non sempre sono semplici come sembrano.
«Mi piace immaginare una mamma che riesce a spiegare al figlio che le regole a volte vanno strette, ma ci aiutano a sentirci al sicuro»
Qual è il bisogno del bambino?
Troppo spesso, infatti, si rischia di usare una visione “adultocentrica” per spiegare ciò che riguarda i bambini. E allora eccoci ad immedesimarci con quella madre, che si è vista “sottrarre” il proprio bambino per ben due volte: prima dagli Assistenti Sociali, poi dalle regole per il contrasto al Covid-19.
Una mamma può mai veder negato il suo bisogno di abbracciare e baciare suo figlio dopo mesi di distanza? E il bisogno dell’adulto facilmente si confonde con quello del bambino, lo copre. Ma si tratta del bisogno dell’adulto. Trasferirlo immediatamente e semplicisticamente sul bambino sarebbe un grave errore di valutazione.
Tra una mamma che “rivendica” il suo possesso e una educatrice che “rivendica” il bisogno di far rispettare le regole, il bambino ha bisogno di potersi fidare degli adulti, senza paura di reazioni emotive impulsive e non controllate. Adulti che insegnano a mettere in parole, più che in azioni, i loro sentimenti.
Fare squadra intorno al bambino
Ha bisogno di sapere che la sua mamma che tanto lo ama e la sua educatrice che con garbo e gentilezza ogni giorno gli è vicina, facciano squadra, mettendo al centro “lui” e il suo bisogno di capire cosa sta accadendo, riconoscere le proprie emozioni al riguardo e provare a gestirle con un aiuto rassicurante e contenitivo.
Mi piace immaginare come dovevano andare le cose in un mondo che si prende cura delle emozioni dei bambini… Una mamma che riesce a spiegare al figlio che le regole a volte vanno strette, ma ci aiutano a sentirci al sicuro. Uno spazio di ascolto per poter portare fuori i sentimenti legati alla situazione in corso. Degli adulti capaci di fa sentire il bambino legittimato, anche nella rabbia e nella paura: “hai ragione, non è giusto ed è molto triste!” allo stesso tempo in grado di rassicurarlo del fatto che presto questo abbraccio ci sarà , e che intanto, anche senza un abbraccio o un bacio, la mamma gli vuole tanto bene.
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Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)