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Competenze, autostima, creatività. Tecniche affettive, cognitive e comportamentali di autocambiamento. Leadership e Personal Learning Audit.
La tripartizione dei livelli
Marc Zimmerman, argomentando tripartizione dei livelli di empowerment (individuale, di organizzazione, di “comunità”), indica, per ciascun livello, i processi di empowering e i risultati di empowered. Gli interventi proposti da Zimmerman per il livello individuale muovono nella direzione di accompagnare le persone a maturare un approccio alla vita meno fatalista e più attivo e si concentrano essenzialmente su tre assi: le competenze; l’autostima; la creatività. Tali azioni possono rivolgersi a target ristretti di persone specificamente svantaggiate, quindi mettendo in campo soprattutto dinamiche di tipo riparativo, oppure aprirsi ad una più ampia ed eterogenea platea di soggetti, assumendo quindi una valenza di tipo preventivo-promozionale.
«Lo stare in relazione in modo stabile, affidabile, reciproco, il tessere legami interpersonali e inter-gruppali, non solo contribuisce di per sé al benessere delle persone, ma ne amplia le possibilità/capacità di azione»
Obiettivi e finalità
I processi di empowering suggeriti da Zimmerman sono quasi tutti di tipo relazionale: il lavorare con gli altri (per quanto riguarda l’empowerment individuale); il condividere decisioni, responsabilità e ruoli di guida (per ciò che attiene il livello delle organizzazioni); lo sviluppare coalizioni, leadership partecipate e connessioni con tutti, compresi i portatori di diversità (nel livello di azione socio-politico).
Dunque, lo stare in relazione in modo stabile, affidabile, reciproco, il tessere legami interpersonali e inter-gruppali, non solo contribuisce di per sé al benessere delle persone, ma ne amplia le possibilità/capacità di azione. Emerge così una positiva escalation simmetrica, nella quale l’empowerment psicologico di ciascuna persona sostiene ed è sostenuto dallo sviluppo di legami con gli altri.
Tutto questo determina il distanziamento da condizioni deficitarie di incapacità appresa e accompagna tutti e ciascuno verso un orizzonte di competenza, sia delle persone… che collettivo, scenario definito da alcuni come “comunità competente” (e che, in base ad alcune ricerche di psicologia sociale, rappresenterebbe uno dei fattori predittivi della messa in atto di comportamenti di aiuto verso i bisogni degli altri).15
I processi proposti per il livello delle organizzazioni e per quello della “comunità”, declinano il tema relazionale con precise chiavi applicative inerenti la leadership, l’approvvigionamento delle risorse, il sistema delle responsabilità, etc.
Percorso di capacitazione
A conclusione di questo paragrafo è utile richiamare le cosiddette “tecniche di auto-cambiamento” (di self-change) le quali, se ben utilizzate e se integrate con altre azioni di empowerment, possono contribuire al percorso di capacitazione delle persone. Si tratta di tecniche che vengono attuate direttamente dalla persona che ne beneficia (e che in taluni casi possono prevedere l’accompagnamento di un esperto).
Uno strumento molto utile è quello del Personal Learning Audit, consistente in un questionario che consente a persone di qualunque estrazione o di qualunque età di analizzare i propri atteggiamenti nei confronti dell’apprendimento di nuove competenze e capacità e che stimola la motivazione al miglioramento delle proprie performance e all’accrescimento del proprio impegno.16
Tra quelle maggiormente praticate vi sono le tecniche affettive, che puntano sulla gestione delle emozioni negative e sull’auto-rilassamento, le tecniche cognitive, che lavorano sulla rielaborazione delle difficoltà e delle possibili soluzioni, le tecniche comportamentali, che mirano a favorire l’acquisizione di modi di fare sufficientemente adattivi.
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