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Il contesto sociale e culturale della violenza di genere. Un fenomeno con gravi conseguenze anche sociali.
La strada verso la risoluzione
La violenza contro le donne è un fenomeno complesso e difficilmente misurabile. Per contrastarlo bisogna partire dal contesto culturale e sociale nel quale si realizza ma nonostante tutti gli strumenti a disposizione, la strada che consente alle donne la piena realizzazione sul piano personale e professionale sembra ancora molto lunga.
«La complessità emotiva e psicologica che si sviluppa a seguito di una violenza, sia essa episodica sia continuata nel tempo, determina un sommerso ancora molto elevato»
La complessità del fenomeno
Nella maggior parte dei casi si tratta di violenze all’interno del nucleo familiare, spesso difficili da rilevare, situazioni in cui una donna si sente sola a dover affrontare un dramma che, se portato allo scoperto, sconvolgerebbe anche gli equilibri di vita di tante altre persone, la vittima, infatti, nonostante la paura non riesce a chiedere aiuto e a denunciare.
La complessità emotiva e psicologica che si sviluppa a seguito di una violenza, sia essa episodica sia continuata nel tempo, determina un sommerso ancora molto elevato.
La violenza contro le donne basata sul genere è un fenomeno strutturale e diffuso che assume molteplici forme più o meno gravi: dalla violenza fisica a quella sessuale, dalla violenza psicologica a quella economica, dagli atti persecutori come lo stalking fino ad arrivare all’atto più estremo denominato femminicidio.
Violenza e cultura
La violenza contro le donne è un fenomeno complesso e per comprenderlo e contrastarlo in modo efficace va considerato il contesto delle norme sociali e culturali in cui si sviluppa.
Alcuni modelli culturali influenzano non solo le opinioni che le persone hanno nei confronti della violenza contro le donne ma in particolare quelle relative ai ruoli di genere e agli stereotipi rispetto alle relazioni familiari.
Il principio di uguaglianza tra uomini e donne presuppone necessariamente che siano eliminati gli svantaggi delle donne nell’accesso e nella partecipazione al mercato del lavoro e in tutti gli ambiti della vita sociale, compresi quelli politici ed istituzionali, adottando tutte le misure necessarie, volte ad eliminare ogni forma di discriminazione, contribuendo a realizzare una società più giusta, una società concretamente democratica, una società dove vengono garantiti pari diritti di cittadinanza, pari opportunità, eguaglianza nei diritti, armoniosa collaborazione e solidarietà sociale.
Un fenomeno sociale
La violenza sulle donne si delinea, dunque, come un vero e proprio fenomeno sociale in quanto determina gravi conseguenze non solo nei confronti della donna stessa ma anche sui figli, sulle istituzioni e sulla società.
Oggi le istituzioni centrali e locali sono impegnate ad attivare strategie, politiche di contrasto e di gestione della violenza contro le donne e anche i mass media sono più attenti a descrivere e a raccontare questo fenomeno, attraverso una comunicazione più efficace e critica che tiene conto della complessità ma anche della delicatezza delle situazioni.
Gli strumenti giuridici, oggi a disposizione, sicuramente sono più incisivi, ma ancora lunga è la strada sul piano culturale e politico. Assicurare a tutti parità nei punti di partenza presuppone la necessità di costruire una società più equa in cui la donna può affiancare alla funzione familiare anche una legittima aspirazione di realizzazione sociale e professionale.
Sociologa e mediatrice familiare. Coordinatrice del Centro Antiviolenza “Alice e il Bianconiglio” di Avellino e direttrice del Consultorio familiare ‘’Spazio Famiglia”’ di Benevento, collabora con il centro Anti Violenza dell’Ambito territoriale A02 di Mercogliano e con la Casa per le donne maltrattate “Viola” di Benevento. Ha pubblicato nel 2017 come coautore “La Peggio Gioventù” breve saggio sul bullismo a scuola e le sue conseguenze.
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