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Contrasto alla povertà educativa. Fonti dell’impegno dei servizi sociali
Povertà educativa, apparente normalità e aspetto materiale. I Servizi Sociali e il dovere di sostenere e supportare. Indicazioni nazionali.
Una definizione di Povertà educativa
Quando si pensa alla povertà ci viene in mente soprattutto l’aspetto materiale. Nel caso della povertà dei minorenni, accanto alla dimensione economica, determinata sulla base del reddito dei genitori, esistono anche altre dimensioni.
Si parla di povertà di carattere economico, sociale, educativo, geografico, ambientale, etico, politico che determina l’impossibilità per un bambino di disporre di quanto gli serve per imparare, sperimentare, stimolare e far sviluppare pienamente le proprie capacità, sogni, talenti e aspirazioni; per cui si parla di povertà educativa. Tale condizione non riguarda solo i minorenni che vivono o sperimentano la deprivazione materiale, essa riguarda le opportunità a cui un bambino non ha accesso, le possibilità di cui non dispone e, di conseguenza, le abilità che non riesce a far emergere completamente.
La Povertà educativa è una condizione che è impossibile definire appieno fuori dai contesti storici e sociali, dalle situazioni sociali e familiari; si pensi in particolare alle situazioni di disagio o di solitudine e povertà relazionale, che spesso si nascondono dietro a situazioni di apparente ''normalità”.
«La Povertà educativa è una condizione che è impossibile definire appieno fuori dai contesti storici e sociali, dalle situazioni sociali e familiari»
I servizi sociali
I motivi di attenzione sul versante della povertà, in particolare quella che colpisce i bambini, da parte del Servizio Sociale, sono diversi; essi possono essere individuati nella definizione Internazionale di Servizio Sociale, nel Codice Deontologico dell’Assistente Sociale, nel testo della Costituzione Italiana, nonché nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
Partiamo dall’esaminare la definizione internazionale di Servizio Sociale, secondo cui il Servizio Sociale professionale ha il dovere di sostenere e supportare, coloro che sono esposti al rischio di povertà e di esclusione sociale, nel processo di autodeterminazione, maturazione, crescita, emancipazione, cambiamento, e liberazione.
Definizione internazionale di Servizio Sociale
Gli Assistenti Sociali hanno, quindi, il compito di mettersi al servizio delle persone, delle comunità, delle famiglie e dei gruppi e delle diverse aggregazioni sociali per contribuire al loro sviluppo. Il fine ultimo è quello di valorizzarne l’autonomia, la soggettività, la capacità di assunzione delle responsabilità; di sostenerle nel processo di cambiamento, nell’uso delle risorse proprie e della società. Prevenire e affrontare situazioni di bisogno o disagio è utile per promuovere ogni iniziativa idonea a ridurre i rischi di emarginazione.
Indicazioni nazionali
Sulla base del Codice Deontologico, la figura dell’Assistente Sociale ha il dovere di aiutare e sostenere quanti sono soggetti al rischio di povertà, esclusione sociale o si trovino in situazioni di svantaggio. In particolare egli si adopera per contrastare situazioni di violenza, trascuratezza, sfruttamento e oppressione nei confronti di persone di minore età o in condizioni di impedimento fisico, psicologico, di fragilità, anche quando esse appaiano consenzienti, fermi restando gli obblighi di segnalazione o denuncia all’autorità competente previsti dalla legge.
L’articolo 3 comma II della Costituzione Italiana asserisce che sia «compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
Il Pilastro europeo
Un importante riferimento, infine, è costituito dalla logica sottesa al Pilastro Europeo dei Diritti Sociali, secondo cui è opportuno chei singoli Stati adottino una strategia complessiva di qualificazione degli interventi di policy sociale a partire da un rafforzamento dei servizi sociali.
Tale documento stabilisce come alcuni diritti irrinunciabili (diritto dei minorenni a essere protetti dalla povertà economica ed educativa, diritto all’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, diritto all’assistenza a lungo termine, ecc.) possono sostanziarsi divenendo esigibili solo attraverso un sistema di servizi sociali efficace e capillare su tutto il territorio nazionale.
Diritti esigibili?
La centralità dei servizi sociali nella lotta alla povertà educativa favorisce l’esigibilità dei diritti, essa apre nuove prospettive di esercizio dei diritti sociali, investendo sullo sviluppo e la messa a regime del sistema degli interventi sociali nel suo complesso.
laureata in Sociologia e in Programmazione e gestione Sociale, dal 2001 collabora con la Fondazione Giuseppe Ferraro di Maddaloni (CE) e dal 2008 anche con il CSV Asso.Vo.Ce. di Caserta.
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