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Il diritto alla famiglia e per la famiglia: tra separazione e bigenitorialità – Parte I
Analisi giuridica, sociale: separazione e bigenitorialità.
Famiglia: benessere e crisi
La famiglia è un elemento fondamentale per il benessere personale e la coesione sociale, che però può vivere una crisi irreversibile. Quali sono le conseguenze sul piano giuridico e sociale e quali sono i riscontri con la realtà? Può il concetto di famiglia sopravvivere alla sua disgregazione grazie ai principi elargiti dai numerosi provvedimenti legislativi che sostengono la bigenitorialità?
«La famiglia ha anche un suo fondamento costituzionale»
Sviluppo concettuale e giuridico della famiglia
Prima di addentrarci nelle numerose sfaccettature del fenomeno, bisogna chiarire brevemente la concezione che oggi si ha dell’elemento famiglia all’interno della società e della giurisprudenza. Possiamo inizialmente dire che la nostra storia ha visto svilupparsi linearmente la famiglia, evoluta da quella “patriarcale” a quella che oggi noi tutti conosciamo come “nucleare”. La sua composizione però, non assume il fulcro del discorso in questo caso.
Il dato fondamentale è che oggi la famiglia ha una moltitudine di sfumature: anagrafica, legittima, ricomposta, monogenitoriale, di fatto e così via. Se guardiamo questo dato e lo mettiamo su un piano logico, capiamo ben presto che il concetto di famiglia non si è solo evoluto ma addirittura esteso, specie sul lato giuridico. La sua evoluzione è partita in maniera primordiale dal codice civile francese (*1), per poi continuare grazie all’industrializzazione e infine alle forme costituzionali moderne che lo rendono un concetto ormai dinamico.
Possiamo comprendere come la famiglia è intesa sul piano sociale riferendoci a quanto diceva Kurt Lewin: la famiglia è un “organismo sociale” denso di dinamiche interne e condizionato culturalmente (*2). Questa enunciazione ci fa comprendere che sociologicamente parlando la famiglia è un organismo sociale, ma nel tempo può assumere diverse forme poichè culturalmente influenzata dal contesto. Questo è esattamente ciò che vediamo oggi, all’interno della nostra società e quindi di “riflesso” anche nella giurisprudenza.
Costituzione e famiglia: un rapporto fondamentale
La famiglia ha anche un suo fondamento costituzionale, che si ritrova nell’articolo 29, dove la si eleva a “società naturale”. Inoltre anche gli articoli 30 e 31 specificano l’importanza della famiglia tramite l’elargizione di doveri a carico dei genitori e tramite l’aiuto economico per lo sviluppo familiare (3*). Essa è inserita nei rapporti etico-sociali della costituzione, a simbolo di una garanzia sociale data da una base morale che ovviamente dà un imprinting alla nostra giurisprudenza.
In una costituzione rigida ed estesa quale quella Italiana, non poteva mancare una tutela diretta alla famiglia. La nostra riflessione deve però concentrarsi sulle modalità. Esse operano tramite i principi dell’uguaglianza dei coniugi, della tutela dei diritti fondamentali di natura sanitaria, sociale ed economica per i figli e il nucleo familiare. In un’ottica moderna, ciò si traduce in una tutela espansiva dal punto di vista ermeneutico, che va anche oltre la stessa famiglia, anche dopo un suo eventuale sfaldamento.
Ed è proprio qui che possiamo ammirare l’evoluzione ideologica ancor prima del progresso idealistico, nella volontà da parte dei padri costituenti di lasciare la famiglia ad un’interpretazione estensiva per assicurare i diritti fondamentali a tutti i suoi componenti. Ovviamente il dovere di assicurarli ricade su molteplici figure professionali che possono intervenire quando la famiglia è ancora unita o anche dopo, per tutela dei figli e non solo.
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