Crescere al sicuro

Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia, a cura della Fondazione Cesvi. Il volto nascosto della pandemia.

Covid-19: cos'è cambiato?

Negli ultimi due anni, l’informazione nazionale ha evidenziato i danni fisici, economici e sociali derivanti dalla pandemia. Poco, però, si è parlato dei danni che la quarantena forzata ha arrecato a famiglie le cui condizioni, già in precedenza, erano precarie.  Ed è proprio di questo che oggi parleremo.

Cos’è il maltrattamento infantile?

Con l'espressione "maltrattamento infantile" si fa riferimento al ricorrente abuso, sia fisico che psicologico, nei confronti dei minori. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo stesso "include tutte le forme di maltrattamento fisico ed emotivo che risultino un effettivo o potenziale danno per la salute, lo sviluppo o la dignità dei bambini”. L’indice regionale sul maltrattamento all’infanzia ha stimato che il 36% dei bambini è vittima di abusi psicologici, il 23% di abusi fisici, il 26% di abusi sessuali, mentre il 16% dei bambini/e sono vittime di trascuratezza1. Ogni anno, 1 bambino su 2, è vittima di una qualche forma di violenza.

Attualmente, anche il modello educativo adottato dai genitori è improntato sulla violenza e sul terrorismo psicologico. Questo fa sì che i giovanissimi acquisiscano un modello di comportamento errato, che si riverbera nelle situazioni quotidiane e che dà spesso vita a fenomeni di bullismo. Un’indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti italiani ha attestato che, nell'anno 2021, di 401.766 minori in carico dai servizi sociali, 77.493 sono vittime di maltrattamento.

 <<I bambini imparano più cose da come ti comporti che da cosa gli insegni>>

Le conseguenze indesiderate della pandemia

La pandemia ha messo in crisi l’intero sistema nazionale, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale. Essa ha inasprito situazioni familiari che erano già precarie per cui, spesso, i bambini si son ritrovati ad esser vittime di violenze e abusi. Notevole, poi, è stato l'incremento dei disagi emotivi, così come dei disturbi di ansia, dell’umore e dell’apprendimento. Danni latenti, insomma, che non sempre vengono colti e che sono a lungo termine. Questi, infatti, possono generare traumi che possono bloccare il normale sviluppo dei bambini in crescita, difficoltà nello gestire le emozioni e nella socializzazione. Nei casi più gravi, si può sfociare in una vera e propria depressione, nella somatizzazione del trauma (ad esempio, deficit del sistema immunitario) e, diventati poi adulti, nell'adozione di comportamenti pregiudizievoli.

Non sono ancora molto chiari i dati in merito alla portata dei danni dovuti alla quarantena forzata, tuttavia, alcuni studi, hanno affermato che sono aumentati i fattori di rischio legati ai maltrattamenti infantili (disoccupazione, povertà, problemi di salute mentale, mancato accesso ai servizi e così via).

Gli obiettivi dell'Agenda 2030

Per ovviare questa situazione, la comunitĂ  scientifica propone di diminuire i fattori di rischio alla base dei maltrattamenti infantili. Per quanto ancora non si sia giunti ad una metodologia precisa, sono stati individuati alcuni fattori di protezione. Il Dipartimento per la Salute e i Servizi Sociali Statunitensi, tra questi, ha individuato: la consapevolezza dei genitori in merito ai bisogni del bambino in fase di sviluppo; la loro capacitĂ  di affrontare situazioni pregiudizievoli in maniera positiva e proattiva; l'incremento sia delle reti di supporto che delle capacitĂ  relazionali del bambino.

La portata di questi fenomeni è dunque molto vasta. Tutto ciò rientra nei problemi di salute pubblica e, per questo motivo, tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 vi è il “porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti".  Anche la semplice condivisione di tali dati può sensibilizzare le persone su una questione che riguarda il mondo intero.

 

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Fonte:

"Crescere al sicuro. Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia, 2022" a cura di V. Emmi - Fondazione Cesvi.

Sitografia:

1 https://apps.who.int/violence-info/child-maltreatment/

https://www.cesvi.org/notizie/crescere-al-sicuro-indice-regionale-sul-maltrattamento-allinfanzia-in-italia-2022/

 

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