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Minori richiedenti asilo nel Regno Unito - PARTE III
Bambini separati dai genitori. Ordine di custodia e percorso progettuale. Status di immigrazione e età adulta.
Il benessere dei bambini in difficoltà
Le sezioni 17 e 20 del Children Act 1989 fanno parte del quadro normativo di riferimento per il servizio sociale ossia il Children Act. L'articolo 17 del Children Act 1989 attribuisce un obbligo generale alle autorità locali di salvaguardare e promuovere il benessere dei bambini in difficoltà e promuovere la loro educazione da parte delle famiglie.
I bambini che non hanno un adulto responsabile che si occupi di loro (possono essere separati o non accompagnati) sono quasi sempre identificati come in difficoltà. Esiste una presunzione per i minori non accompagnati richiedenti asilo ("MSNA") a essere accolti ai sensi della sezione 20 del Children Act 1989 come “bambini accuditi” o Looked After Children/LAC ossia bambini affidati all'assistenza pubblica, affidati a persone in affidamento, a case di accoglienza o presso genitori o altri parenti.
I servizi sociali possono intraprendere procedure di protezione dei minori se hanno motivo ragionevole di ritenere che il bambino che vive nella loro zona ha subito o rischia di subire un danno significativo. I servizi sociali possono quindi ricorrere a un ordine di affidamento.
I servizi sociali possono anche considerare un ordine di custodia come la disposizione più appropriata per i bambini non accompagnati richiedenti asilo. Ciò sarà particolarmente rilevante per i bambini più piccoli, i bambini vittime di tratta e coloro con problemi medici significativi.
«L’assistente sociale garantirà che i bisogni di salute dei bambini seguiti siano soddisfatti»
Il percorso progettuale del minore
Per i bambini migranti “accuditi” secondo la sezione 20 o in base a un “care order”[1], dovrebbe esserci un piano di supporto, che dall'età di 16 anni diventa un percorso progettuale, incentrato sul raggiungimento dell'età adulta indipendente.
Il piano di supporto dovrebbe includere informazioni sulle valutazioni derivate da quella del bambino in stato di bisogno, i bisogni identificati del bambino (ad esempio, potrebbero esserci particolari preoccupazioni sulla tratta, sui traumi o sulle capacità del bambino di dare istruzioni a un rappresentante legale) e incorporare i piani sanitari ed educativi.
Un buon piano di supporto o un piano del percorso identificheranno gli obiettivi in tutte le aree cruciali, registreranno una strategia concordata per raggiungerli e prevederanno delle revisioni in caso lo status sia stato concesso o altro. Lo status d’immigrazione del giovane sarà al centro del piano.
MSNA e assistenza verso l’età adulta
Una delle aree più complicate del lavoro con i bambini e i giovani migranti è quando una volta cresciuti non beneficiano più della assistenza prevista, i cosiddetti care leaver[2]. Per i giovani migranti le cui richieste d’asilo e protezione non sono state finalizzate a 18 anni non potranno essere assegnatari, ad esempio, di alloggi sociali, e per loro ci sarà ancora una significativa incertezza.
Il problema principale sarà per quei giovani che non hanno ancora iniziato un percorso verso uno status stabile o le cui domande di asilo rifiutate non consentono più ricorsi. Quando compiono 18 anni gli MSNA potrebbero essere ancora in attesa di una prima decisione d’asilo, essere nel mezzo d’impugnare una decisione, attendere una domanda di cittadinanza, attendere una prima o ulteriore domanda per il permesso di soggiorno, essere in preparazione di una nuova domanda, in fase di presentazione di una domanda per l’EU settlement scheme o nell’impossibilità di fare nuovi ricorsi a seguito di diniego.
Se un care leaver è privo di documenti/o i suoi diritti di ricorso sono esauriti, l'autorità locale può prendere in considerazione la rimozione del supporto assistenziale dopo i 16 anni. Va notato che, indipendentemente da qualsiasi obbligo di fornire alloggio e sussistenza, l’autorità locale responsabile avrà il dovere di consigliare e assistere il care leaver.
Se l'autorità locale sta valutando se rimuovere il supporto per l'abbandono scolastico, deve eseguire un intervento di valutazione dei diritti per determinare se tale rimozione possa costituire una violazione dei diritti umani del giovane (Children and Social Work Act 2017).
L’assistente sociale dovrà garantire che lo status d’immigrazione di un bambino sia preso in considerazione in tutte le fasi, dall'ingresso nell’assistenza al suo termine. Dovrà inoltre aiutare il bambino a ottenere consulenza legale quando richiesto con urgenza. La migliore pratica consiste nel risolvere anticipatamente eventuali problemi relativi allo stato, in questo modo si prevengono problemi in seguito relativi all'accesso ai servizi, all'istruzione e al supporto.
Note:
[1] Un ordine di custodia conferisce all'autorità locale la responsabilità genitoriale per il bambino.
[2] The Children (Leaving Care) Act 2000 afferma che un Care Leaver è colui che è stato affidato alle cure dell'autorità locale per un periodo di 13 settimane o più fino al compimento del 16° compleanno.
Assistente Sociale. Laureato in servizio sociale (classe 6) e abilitato all'esercizio della professione di Assistente Sociale. Durante il mio percorso ho fatto esperienza e lavorato nei seguenti servizi: per ex-senzatetto dipendenti da sostanze, con disturbi dell'umore, della personalità e difficoltà di apprendimento (UK); minori stranieri non accompagnati e adulti (Italia);giovani adulti autistici (UK); terza età e segretariato sociale nel settore socio-sanitario (Italia). Correntemente (2020) lavoro come case worker per un servizio che supporta giovani adulti senzatetto 16-24 (UK) con bisogni complessi che lavora in continuità con i servizi sociali.
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