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Percorsi di supervisione e intervisione: saper gestire i propri vissuti e sentimenti.
Gestire l’emotivitĂ
Nella gestione delle dinamiche conflittuali con l’utente una grande importanza assume la gestione della dimensione emotiva. Da un lato l’utente è portatore di sentimenti e vissuti spesso negativi e conflittuali, dall’altro lo stesso professionista si approccia con un suo bagaglio fatto di aspettative, preconcetti e vissuti specifici, che se non monitorati consapevolmente possono diventare fonte di errori e alimentare il conflitto. La capacità di monitorare quello che ci risuona dentro, modularlo e riconoscerne l’effetto sull’altro rappresenta uno strumento elettivo per superare i momenti di impasse e blocco della comunicazione.
«Un atteggiamento caratterizzato da apertura mentale, consapevolezza di sè e controllo emotivo potrĂ senza dubbio avere un effetto positivo sull’altro interrompendo il circolo vizioso della rabbia»Â
Attivazione emotiva
Le parole dell’altro, gli atteggiamenti, i comportamenti ci attivano emotivamente stimolando alcune reazioni piuttosto che altre. Un atteggiamento oppositivo, provocatorio o anche solo poco riconoscente, inevitabilmente innesca delle forti reazioni emotive, che a loro volta influenzano quello che sta accadendo nella relazione con l’altro alimentando il circolo vizioso dell’ostilitĂ e della rabbia.Â
In altre occasioni la persona che abbiamo di fronte potrebbe attivare in noi vissuti personali: potrebbe avere l’etĂ di nostro figlio, assomigliare ad uno dei nostri genitori oppure ricordarci il bambino che eravamo. Questo inevitabilmente ci porta a porci nei suoi confronti in un modo piuttosto che in un altro. In altre parole, il nostro agire verso quella persona viene orientato dall’attivazione emotiva che abbiamo avuto nell’incontro con lui, ma è importante capire che quel dato emotivo appartiene a noi e non ha a che fare con la persona che abbiamo di fronte, fa parte del nostro bagaglio.Â
Se di fronte ad una modalitĂ oppositiva e provocatoria, riusciamo a tenere a bada le emozioni che istintivamente proviamo, riusciremo ad andare oltre, provando a dare senso e significato alle verbalizzazioni per di comprenderne il contenuto inespresso e profondo.Â
Un atteggiamento caratterizzato da apertura mentale, consapevolezza di sè e controllo emotivo potrĂ senza dubbio avere un effetto positivo sull’altro interrompendo il circolo vizioso della rabbia.Â
Cosa dovremmo fare
Quello della consapevolezza e del controllo dei propri vissuti emotivi è certamente un aspetto molto complesso, che spesso richiede un grande sforzo e l’aiuto di altri che ci fanno “da specchio”.Â
Ti andrebbe di scrivere un articolo per il nostro blog?
Se sei interessato a raccontare la tua esperienza o le tue riflessioni di assistente sociale siamo lieti di pubblicare un tuo articolo sul nostro blog. Per maggiori informazioni contatta la dott.ssa Serena Vitale (redazioneblog@progettofamiglia.org)